7 novembre – Il rincorrersi di dichiarazioni ha aggravato il clima di incertezza che da anni si è abbattuto sull’accesso all’insegnamento. È giunto il momento di interrompere i proclami e confrontarsi con lavoratori precari, studenti, dottorandi e neolaureati che vogliono accedere alla professione insegnante.
I limiti del FIT sono evidenti e più volte li abbiamo denunciati. Questo non può tuttavia giustificare l’abbandono di migliaia di persone che nutrono legittime aspirazioni per la professione docente e per quanti hanno già acquisito i 24 CFU, condannandoli ad una condizione di attesa a tempo indeterminato. Inoltre, gli stessi Atenei hanno smesso di erogare i pacchetti dei 24 CFU, data la condizione di profonda incertezza che caratterizza l’attuale situazione riguardante il reclutamento. La stessa cosa vale per i precari con 3 anni di servizio, che hanno diritto a conseguire la specializzazione per uscire dalla condizione precaria ed essere assunti.
I governi che si sono succeduti alla guida del Paese negli ultimi anni hanno fatto e disfatto leggi e riforme, con obiettivi opposti e talvolta inconciliabili. L’unica costante è stata il totale rifiuto di ogni confronto con i rappresentanti dei lavoratori della scuola, degli studenti e dei dottorandi.
Le tragiche conseguenze sono visibili sotto gli occhi di tutti: la forte mancanza di docenti nelle scuole e la condizione di precarietà e di incertezza di tante e tanti.
Per questi motivi, è più urgente che mai l’indizione del concorso aperto a tutte e tutti insieme all’aumento della retribuzione per gli specializzandi.
MIGLIAIA DI PRECARI, STUDENTI, LAUREATI E DOTTORANDI ATTENDONO CERTEZZE SUL FIT!
Sulla scuola e sull’insegnamento, il governo non può più dormire e noi siamo decisi a svegliarlo portando nelle piazze la nostra battaglia.
IL TEMPO DELLE DICHIARAZIONI È FINITO:
OCCORRONO CERTEZZE SUL FIT!
7 NOVEMBRE PRESIDIO SOTTO AL MIUR!
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