I docenti che hanno superato la prova scritta del Concorso straordinario hanno diritto all’abilitazione

concorso straordinario

Da oggi e sino al 24 di luglio, saranno aperte le istanze per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi di 1a fascia GPS, per questo motivo tanti lavoratori che dopo anni di servizio hanno superato il concorso straordinario vorrebbero potervi accedere.

Le modifiche apportate al quadro normativo dal Decreto sostegni-bis rendono complessa la situazione, tanto che negli ultimi mesi abbiamo più volte sollecitato il Ministero dell’istruzione a dare delle indicazioni interpretative della norma che facessero chiarezza.

L’intervento del legislatore ha consentito che gli idonei entrassero nelle graduatorie per poter ambire alla stabilizzazione ed è vero che il DL 126/2019 all’art. 1 c. 9 lettera f) prevede espressamente che l’abilitazione all’esercizio della professione docente per la relativa classe di concorso sia acquisita dai vincitori della procedura immessi in ruolo all’atto della conferma in ruolo.

Tuttavia le parti della norma che riguardano gli idonei sono state solo parzialmente abrogate: ai fini dell’abilitazione è stata eliminata la richiesta di dover conseguire i 24 CFU e quella di dover sostenere una prova orale, mentre rimane in piedi la condizione di avere in essere un contratto di docenza a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche presso una istituzione scolastica o educativa del sistema nazionale di istruzione.

È chiaro che stante la natura complessa e non sempre chiara dell’intervento realizzato dal legislatore occorra un chiarimento da parte dell’amministrazione teso a precisare come e quando potranno acquisire il titolo di abilitazione coloro che non rientrassero nelle immissioni in ruolo di quest’anno o che scegliessero di optare per l’assunzione su posto di sostegno.

Si tratta di una richiesta che abbiamo da ultimo ribadito nell’incontro di informativa sulle istruzioni operative delle immissioni in ruolo, ma che abbiamo anche risollecitato negli ultimi giorni, perché a dispetto di un impegno a fornire dei chiarimenti, a oggi non abbiamo avuto ancora alcun riscontro nel merito.

Riteniamo corretto dare delle risposte ai lavoratori coinvolti e un sistema di corrette relazioni sindacali si basa anche sulla volontà di dare delle risposte tempestive rispetto alle tante scadenze che si susseguono con ritmi incalzanti. È chiaro che anche l’amministrazione deve fronteggiare questi numerosi appuntamenti che il quadro normativo in costante evoluzione non rende semplici, ma un clima di collaborazione costruttiva tesa a far funzionare bene il sistema e limitare il contenzioso è per noi un segnale doveroso e che chiediamo con grande sollecitudine.

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