Alle ore 16 del 4 gennaio 2022, a seguito di convocazione da parte del Ministro Bianchi, si è svolto l’incontro dopo l’interruzione delle relazioni sindacali a seguito delle mobilitazioni sfociate nello sciopero del 10 dicembre 2021 proclamato da FLC CGIL, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams. L’incontro è stato possibile dopo che l’anno appena conclusosi ha visto una grande mobilitazione della categoria che ha portato il Governo a intervenire sulla legge di bilancio 2022, correggendo svarioni come quello del criterio della “dedizione” e colmando i vuoti che si presentavano nel testo in ingresso. Ma al centro della discussione odierna c’è stato, naturalmente, anche il tema della recrudescenza del virus nella sua nuova variante, che impone misure tempestive e indicazioni chiare alle scuole che si trovano a fronteggiare questa grave situazione.
L’intervento del Ministro
Nel suo intervento di apertura il ministro Bianchi ha sottolineato il grande sforzo fatto dal Parlamento nella legge di Bilancio per aumentare le risorse stanziate a favore della scuola. Si tratta di oltre 900 milioni di euro finalizzati all’ampliamento dei fondi per l’organico COVID, ora esteso anche agli ATA, all’incremento del fondo per la valorizzazione del personale docente e del FUN per la dirigenza scolastica. Il ministro ha poi evidenziato la massima disponibilità ad aprire da subito un tavolo di confronto sui temi del precariato e della formazione del personale. Quanto alle incognite sulla riapertura delle scuole, visto il preoccupante e irrefrenabile aumento dei contagi nelle ultime settimane, il ministro ha reso nota la volontà del Governo di mantenere la scuola in presenza e in sicurezza.
L’intervento del Segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli
Francesco Sinopoli nel suo intervento si è soffermato innanzitutto sulla recrudescenza del virus nella sua nuova variante che in questa fase sta colpendo un numero elevato di alunni e di alunne, imponendo l’individuazione di misure adeguate e tempestive e chiarezza di indicazioni alle scuole che si trovano a fronteggiare questa grave situazione.
Al fine di individuare una strategia di contrasto alla pandemia, ha pertanto richiesto l’attivazione immediata del tavolo di confronto sulla sicurezza e sulla tutela della salute contro il COVID 19 nella scuola. Ha evidenziato come questo non sia più il tempo di “pareri” come quelli finalizzati alla gestione dell’obbligo vaccinale di cui al Decreto legge 172/2021 che hanno lasciato nell’incertezza i dirigenti scolastici responsabili del rispetto dell’obbligo da parte del personale. Per il segretario generale della FLC CGIL è dunque il momento di guardare alla difficile situazione del presente e valutare congiuntamente con il ministero della salute le misure più idonee a contemperare la tutela della salute con il diritto all’istruzione.
A tale proposito Francesco Sinopoli ha richiamato la difficilissima situazione gestionale delle scuole che si stanno facendo carico in assenza di indicazioni ed ha pertanto richiesto al ministro chiarimenti urgenti ai dirigenti sul personale soggetto all’obbligo vaccinale e su quello da escludere perché non tenuto alla presenza a scuola a qualsiasi titolo; sulla necessità di un intervento emendativo in sede di conversione del DL 172/2021 che elimini la rescissione immediata del supplente del personale sospeso in caso di adempimento dell’obbligo, sull’utilizzo del personale esentato dall’obbligo vaccinale e sulla sua sostituzione nell’attività di insegnamento curricolare, sulla posizione del personale guarito dall’infezione da COVID da meno di 6 mesi a cui la piattaforma ministeriale non riconosce la posizione di regolarità; sull’applicazione alla particolare situazione delle scuole delle nuove misure sulla quarantena previste nel DL 229 del 30 dicembre 2021.
Relativamente alla legge di bilancio 2022 ha richiamato gli emendamenti migliorativi ottenuti grazie alla mobilitazione culminata nello sciopero del 10 dicembre scorso, come l’estensione della proroga dell’organico COVID anche al personale ATA, l’aumento delle risorse per la valorizzazione del personale docente e l’eliminazione del riferimento alla cosiddetta dedizione all’insegnamento, l’incremento seppur parziale del FUN necessario alla stabilizzazione degli stipendi dei dirigenti scolastici.
Ha però sottolineato che si è trattato di modifiche del tutto insufficienti a dare alla scuola il riconoscimento della centralità richiamata nel PNRR e nello stesso Patto per la scuola e ad assicurare la proroga dei contratti Covid per tutti fino al termine delle lezioni. Per questo ha proposto che si lavori da subito per ottenere un provvedimento ad hoc, anche per implementare significativamente gli investimenti medio e lungo periodo, ritenendo auspicabile una forte convergenza delle forze parlamentari e governative in questa direzione.
Rinnovo del CCNL triennio 2019-2021
Nello specifico, per quanto riguarda la scuola, bene aver sanato l’obbrobriosa condizionalità della “dedizione” a cui subordinare la fruizione di pochi spiccioli di aumento ai docenti a cui si è accompagnato uno stanziamento aggiuntivo per la valorizzazione della professionalità docente, che, per quanto non ancora congruo, segnala comunque il fatto che la nostra denuncia dell’insufficienza delle risorse per questa finalità non era certamente infondata. Cosi come resta l’insufficienza degli stanziamenti previsti per la revisione dei profili ATA di circa 37 milioni di euro lordo stato.
Sul rinnovo dei CCNL 2019-2021 del comparto e della dirigenza, inoltre, il segretario della FLC CGIL ha sollecitato l’emanazione dei relativi atti di indirizzo e chiesto un ulteriore momento di confronto sindacati/MI alla luce delle risorse stanziate dalla legge di bilancio per la valorizzazione dei docenti e per i profili Ata, considerando le stesse ancora lontane da quanto necessario per riconoscere la qualità del lavoro fatto da dirigenti scolastici, docenti, DSGA, educatori e assistenti e collaboratori scolastici, eliminando le sperequazioni esistenti con altri lavoratori pubblici, a parità di titolo di studio.
Ha infine ribadito la necessità e l’urgenza di riprendere il confronto sui temi del precariato e del reclutamento, sulla mobilità, finalizzato al superamento dei blocchi esistenti, sul concorso riservato ai facenti funzioni DSGA, sugli organici e sulla valorizzazione del personale ATA, purché si tratti di un confronto vero, costruttivo che porti a soluzioni condivise e non si risolva in un mero e inutile adempimento formale. È necessario quindi che ci sia l’intenzionalità politica da parte del Ministro a dare soluzioni concrete a queste problematiche che da tempo fanno parte delle piattaforme rivendicative della FLC CGIL.
Conclusioni del Ministro
Nelle sue conclusioni il Ministro ha ribadito la disponibilità all’approfondimento di tutti i temi trattati, annunciando l’imminente calendarizzazione di incontri tecnici. Ha rassicurato sulla predisposizione degli Atti di Indirizzo per il rinnovo dei CCNL e, relativamente alla sollecitazione finale della FLC CGIL di una puntuale informazione sull’esito del confronto con il Ministro della salute sulla riapertura delle scuole, ha concluso affermando che l’incontro di oggi di cui hanno dato notizia le agenzia di stampa è stato un incontro preparatorio rispetto al Consiglio dei ministri che si terrà mercoledì 5 gennaio.
Le nostre valutazioni
Le risposte evasive del Ministro e gli inaccettabili silenzi sulle misure che il governo intende adottare per la riapertura delle scuole quando mancano solo pochi giorni alla data del 10 gennaio, ci portano a dare una valutazione del tutto insoddisfacente dell’incontro. Leggi il comunicato del Segretario Generale della FLC CGIL.
Nelle prossime ore invieremo al Ministro Bianchi un dossier dettagliato sulla gestione nelle scuole dell’emergenza sanitaria e sugli investimenti strutturali di lungo periodo per le classi sovraffollate, per le scuole sovradimensionate per un organico rafforzato, per la fine del precariato e per la medicina scolastica.