Pubblico impiego: CGIL, CISL e UIL chiedono incontro urgente

Pubblico impiego – “Un incontro urgente al Ministro della Pubblica Amministrazione per affrontare le tematiche relative al lavoro pubblico e ai settori della Pubblica Amministrazione e della conoscenza, alla vigilia della legge di stabilità”. Lo hanno chiesto i Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Martini, Ignazio Ganga e Antonio Foccillo.

I tre Segretari confederali “ritengono che la fase che il Governo intende aprire in tema di crescita e di rilancio della domanda interna non possa non riguardare anche il lavoro pubblico e le Pubbliche Amministrazioni”.

“In particolare – secondo i sindacatiè necessario aprire la stagione contrattuale 2019/2021 per tutti i lavoratori pubblici, non più rinviabile alla luce della recente chiusura dei contratti collettivi e della sentenza della Corte Costituzionale del 2015, e concludere la tornata contrattuale precedente con la chiusura dei CCNL ancora aperti”. Inoltre, occorre “far partire un piano straordinario di nuova occupazione stabile, che inverta il trend della costante riduzione, attenta ai settori più vicini alle domande del paese di servizi e all’innovazione”.

Infine, è doveroso “ricominciare ad investire, dopo le tante stagioni dei tagli lineari, sulla qualità della Pubblica Amministrazione, la sua efficacia e innovazione rispetto alle domande del paese, le sue strutture. Da una prima analisi della Nota aggiuntiva al DEF 2019 – spiegano i sindacati – tali obiettivi non sembrerebbero indicati. In ragione di ciò le segreterie di CGIL, CISL, e UIL ritengono urgente l’incontro con il Ministro Bongiorno”.

Le Confederazioni sottolineano la necessità: di prevedere specifici investimenti per il rilancio dei settori della Pubblica Amministrazione  e dell’Istruzione e Ricerca (dopo anni di tagli lineari), di chiudere i Contratti del triennio precedente il cui percorso negoziale ancora non è concluso (vedi CCNL dirigenza scolastica e dirigenze dell’Istruzione e Ricerca), di stanziare le risorse necessarie per il rinnovo dei Contratti per il triennio 2019-2021 senza differimenti, soprattutto dopo la Sentenza della Corte Costituzionale del 2015 (cosa che implica anche lo stanziamento delle risorse per la copertura dell’assegno perequativo che ha consentito la firma dei precedenti contratti: per l’Istruzione e Ricerca il 19 aprile 2018).

Contestualmente CGIL, CISL e UIL ricordano la necessità di un piano straordinario di stabilizzazione del personale, cosa che implica peraltro una regolare e cadenzata emanazione dei bandi di concorso al fine di evitare la ricreazione del precariato.

La nota aggiuntiva del DEF (Documento economia e Finanze) non sembra affatto indicare tali obiettivi. Da qui la richiesta di incontro al Ministro.

Fonte: FLC CGIL

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