FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams chiamano la categoria alla mobilitazione contro l’invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione.
L’Esecutivo, facendosi scudo di una presunta e indimostrata indicazione dell’Unione Europea, è intervenuto in materia di salario e di carriera varando un Decreto Legge che introduce percorsi di formazione incentivata con valutazione finale.
Si tratta di un’ipotesi elaborata fuori da ogni sede di confronto, divisiva della categoria e come tale del tutto inaccettabile.
È infatti la Contrattazione Collettiva Nazionale a dover regolare salario e carriera del personale docente, educativo e ATA: il Governo, su queste materie, ha la possibilità di intervenire attraverso i propri atti di indirizzo, ma lasciando alla contrattazione tra Sindacati e ARAN la determinazione dei contenuti del contratto. È in questo modo che si garantisce il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso le proprie rappresentanze, nella regolazione del proprio rapporto di lavoro: la scelta di intervenire per decreto, in aperta violazione delle disposizioni di legge, rappresenta un’autentica invasione di campo e, come già avvenuto in altre occasioni, compromette tale possibilità, generando inevitabilmente tensioni e conflitti che si riflettono negativamente sull’andamento delle attività didattiche e in generale del servizio scolastico.
Peraltro il Decreto prevede che, a copertura delle misure di incentivazione della formazione, le risorse derivino dal taglio agli organici del personale (circa 10.000 cattedre), da una parte del bonus formazione docenti e dalle risorse finora dedicate all’autonomia scolastica.
Per questo, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams avviano un percorso di mobilitazione del personale con i seguenti obiettivi:
- stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale
- avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai iniziato un nuovo triennio contrattuale
- implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata
- implementazione delle risorse per consentire l’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei
- eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti
- restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti
- revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA
- attuazione degli impegni sulla riduzione del numero di alunni per classe
- contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola
- modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente, a partire dai precari con tre anni di servizio
- modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, per l’accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione
- previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022/23
- reintegrazione dell’utilità del 2013 ai fini della maturazione degli scatti di anzianità
- garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo
- disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposi per legge
- incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale
- indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico (nel nuovo a.s.2022/23 il 30% dei posti sarà vacante)
- emanazione del bando di concorso ordinario per DSGA
- semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica
- revisione del regolamento sulle supplenze ATA
- ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche.
FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola Snals Confsal Gilda Unams predisporranno, a supporto degli obiettivi sopra indicati, un piano di iniziative comprendenti l’astensione dalle attività aggiuntive e lo sciopero, volte a sensibilizzare la pubblica opinione e le forze politiche sull’urgenza di avviare una stagione di forte investimento per il sistema di istruzione, di cui il rinnovo contrattuale deve rappresentare un primo chiaro e coerente segnale.
FLC CGIL
Francesco Sinopoli
CISL FSUR
Ivana Barbacci
UIL Scuola RUA
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di Meglio