A seguito delle iniziative dello scorso 28 luglio, promosse unitariamente da FLC CGIL, FIR CISL e UIL Scuola RUA, insieme al Movimento dei Precari Uniti CNR, e dopo l’immediata riunione tenutasi nella stessa giornata con il Capo Gabinetto del MUR, in data odierna si è svolto un ulteriore incontro con la Ministra Maria Cristina Messa sul tema specifico del superamento del precariato negli Enti vigilati dal Ministero e in particolare nel CNR: ha partecipato all’incontro una delegazione composta dalle scriventi OO.SS. e da alcuni precari del CNR stesso.
Le OO.SS. hanno apprezzato sia la disponibilità della Ministra nel fissare l’incontro rapidamente, sia l’aver ricevuto l’informazione relativa al sollecito dato alle Direzioni MUR per avviare i Tavoli Tecnici tematici, di cui uno specifico sul precariato, già proposti nel corso dell’incontro tenutosi il 2 marzo us..
Nel corso dell’incontro è stata evidenziata con forza la vera criticità della Ricerca pubblica italiana, la mancanza di risorse adeguate per valorizzare il personale: allo scopo, abbiamo sollecitato la Ministra a farsi parte attiva nei confronti del Governo che, invece, ha destinate risorse importanti ad altri settori.
Relativamente al DDL sul pre‐ruolo, in discussione al Senato, è stata chiesta una interlocuzione fattiva e proposto lo stralcio delle norme relative agli EPR avocando al MUR una delega dal Governo per elaborare norme chiare e coerenti con il CCNL che a breve dovrà essere discusso con l’ARAN.
La Ministra Messa si è impegnata ad attivarsi immediatamente con il MEF e i Presidenti degli Enti per approfondire i temi relativi alle risorse necessarie (a partire da quelle già nelle disponibilità di ciascun ente), ma nel corso del lungo incontro non sono emerse soluzioni chiare e fattive per dare una risposta alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori precari. Abbiamo, infatti, rappresentato che, nel solo CNR, ben 395 colleghi (338 C2 + 57 C1 Non Prioritari) sono in attesa, da anni, di un contratto di lavoro stabile, e con alle spalle più di una selezione superata. In merito abbiamo anche ricordato come l’art.12‐bis del D.Lgs. 218/2016 crei i presupposti per attuare la conversione contrattuale per gli attuali idonei C2 e al contempo rappresenti una opportunità per risolvere la problematica della nuova sacca di precariato venutasi a creare.
Le risorse ci sono, e lo abbiamo ribadito con forza: i 25 milioni previsti nella legge di stabilità devono essere ripartiti in maniera coerente con il dettato normativo e per lo scopo specifico di concludere il processo iniziato nel 2018 con il Decreto Madia.
Nonostante le difficoltà di bilancio di molti Enti (ragion per cui abbiamo ribadito l’estrema necessità di una forte azione della Ministra per adeguare il FOE alle reali esigenze delle strutture di ricerca), molte sono le risorse a cui potere attingere: ciascun Presidente di Ente, nessuno escluso, dovrà fare la sua parte per non disperdere le elevate competenze e professionalità di quanti da anni portano avanti i progetti di ricerca con ottimi risultati, sia dal punto di vista scientifico, sia in termini di attrazione di finanziamenti.
Ci aspettavamo un’azione decisa da parte del MUR e non soltanto un impegno generico ad approfondire la questione: per questo motivo la mobilitazione continua e già nei primi giorni di settembre torneremo a promuovere iniziative unitarie con presidi e assemblee, se necessario, anche con forme più forti, fino a quando tutte e tutti gli aventi diritto alla stabilizzazione avranno firmato il contratto a tempo indeterminato.
FLC CGIL – FIR CISL – UIL SCUOLA RUA