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AEC – FLC CGIL Roma Lazio: il servizio venga immediatamente rifinanziato, incontro urgente con l’assessore Smeriglio

Dal primo marzo scorso le scuole superiori del Lazio si trovano impossibilitate a garantire il diritto allo studio di migliaia di studenti e studentesse con disabilità, che necessitano del supporto degli assistenti specialistici per l’autonomia e per la comunicazione. La Regione Lazio, subentrata alle amministrazioni provinciali nella competenza a garantire questi servizi, non è stata in grado di rinnovare le convenzioni con le scuole in scadenza al 29 febbraio e garantire la copertura finanziaria fino alla fine dell’anno scolastico. Già un episodio analogo si era verificato al ritorno dalle vacanze di Natale, quando solo all’ultimo momento si è sciolta l’incertezza rispetto al futuro del servizio di assistenza specialistica, e la Regione ha garantito solo fino al 29 febbraio la copertura del servizio. Ormai da due giorni, in molti casi, i genitori sono invitati dalle scuole a tenere a casa i propri figli, perché non in grado di garantire l’accoglienza a scuola degli studenti con disabilità gravi. Gli assistenti specialistici, che si trovano a lavorare in condizioni contrattuali estremamente precarie, sono stati licenziati da un giorno all’altro e ora adpettano di conoscere il proprio destino lavorativo almeno fino alla fine dell’anno scolastico.

L’assessore regionale Smeriglio si era assunto pubblicamente lo scorso 28 gennaio l’impegno di risolvere il problema fianziario e di garantire il servizio fino alla fine dell’anno scolastico. L’impegno non è stato mantenuto, ai lavoratori non sono stati rinnovati i contratti ed il servizio è stato interrotto, negandoil diritto costituzionale all’istruzione per le persone con gravi disabilità.

La Flc-Cgil di Roma e Lazio chiede che il servizio venga immediatamente rifinanziato e richiede un incontro urgente con l’assessore Smeriglio per garantire la certezza del servizio per gli utenti e per i lavoratori, prevedendo percorsi certi per far uscire dal precariato queste lavoratrici e questi lavoratori, in modo da non dover più assistere in futuro a tali gravi episodi che danneggiano le fasce più deboli della società e che rendono altrettanto instabile e precario un servizio essenziale.

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