Cosa cambia a scuola con il nuovo DPCM? Chiarimenti dall’USR Lazio

nuovo dpcm USR Lazio

Lavori del personale ATA e non sai come cambieranno le tue mansioni con il nuovo DPCM? Sei un docente e non sai se ci sarà la possibilità di organizzare uscite didattiche? Hai bisogno di chiarimenti sulla didattica digitale integrata?

La FLC CGIL Roma e Lazio ha sintetizzato le indicazioni presenti nel documento redatto dall’Ufficio Scolastico Regionale – USR Lazio in cui si forniscono chiarimenti sulle modifiche contenute nel DPCM del 3 novembre in vigore dal 6 novembre 2020.

Il nuovo DPCM individua tre aree: gialla, arancione e rossa corrispondenti ai differenti livelli di criticità. La Regione Lazio rientra nell’area gialla.

Lavoro agile per il personale ATA

In base al nuovo DPCM, il personale assistente amministrativo deve svolgere la propria attività lavorativa, per quanto possibile, in modalità agile. Ogni dirigente pubblico dovrà «organizza[re] il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile nella percentuale più elevata possibile».

Agli assistenti amministrativi che rimangono in presenza, perché impegnati su attività non espletabili a distanza, spetterà una differenziazione dell’orario di ingresso e di uscita.

Il personale collaboratore scolastico, addetto alle aziende agrarie, cuoco, infermiere o guardarobiere non può svolgere la propria attività a distanza, e continuerà necessariamente a prestare servizio in presenza. 

Nel caso in cui in futuro il Lazio fosse inserito nell’elenco delle Regioni a massimo rischio, verrà limitata la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività ritenute indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza.

Visite e uscite didattiche

Stando al nuovo DPCM, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Le scuole che avessero programmato visite didattiche presso musei o altri luoghi della cultura, anche all’aperto, dovranno annullare la visita o posporla a dopo il termine dell’emergenza. Ciò vale anche per la didattica ordinariamente prevista, al fine di ridurre l’affollamento delle classi, presso un museo o un altro luogo della cultura, poiché è sospesa anche l’apertura al pubblico delle strutture.

Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento possono proseguire, nel rispetto delle prescrizioni sulla distanza inter-personale, sull’uso dei dispositivi di protezione individuali e sull’igiene delle mani e delle superfici, nonché dei protocolli riguardanti lo specifico settore produttivo.

Didattica digitale integrata – DDI

Dal 5 novembre e sino al 3 dicembre – su indicazione del nuovo DPCM, salvo proroga – le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che il 100% delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata.

La specifica organizzazione didattica è rimessa all’autonomia della scuola, attraverso i competenti organi collegiali, fermo restando l’obiettivo. Sarebbe opportuno che i docenti svolgessero la didattica in modalità agile, dal proprio domicilio, così da ridurre ulteriormente il numero di persone in mobilità, nonché il carico sulla connessione a internet della scuola. Si tratta anche in questo caso, comunque, di una scelta organizzativa rimessa all’autonomia scolastica.

Le attività convittuali proseguono assicurando il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome.

I convittori e le convittrici potranno frequentare le attività didattiche in presenza nel caso in cui la scuola e il convitto siano posti nel medesimo edificio o in edifici contigui. Infatti, in questa circostanza l’eventuale passaggio alla didattica a distanza non recherebbe alcun beneficio alla salute pubblica, giacché gli studenti risiedono a pochi metri di distanza dalle aule. I semi-convittori e le semi-convittrici, invece, frequenteranno a distanza la scuola secondaria di secondo grado.

Proseguono in presenza anche le attività didattiche delle sezioni carcerarie, nel rispetto delle prescrizioni sulla distanza inter-personale, sull’uso dei dispositivi di protezione individuali e sull’igiene delle superfici e delle mani previste dal Comitato tecnico-scientifico e dal decreto.

Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Agli studenti con disabilità certificata o, comunque, con BES, si applicano le disposizioni del decreto del Ministro dell’istruzione 7 agosto 2020, n. 89 e dell’ordinanza del Ministro dell’istruzione 9 ottobre 2020, n. 134.

A quelli che lo chiederanno, dovrà essere garantita la possibilità di recarsi in presenza presso la scuola, dalla quale si collegheranno per seguire, congiuntamente ai compagni di classe o di gruppo, le attività didattiche in modalità digitale integrata. I docenti di sostegno dovranno assicurare il servizio in presenza nel caso in cui i relativi studenti con disabilità certificata scelgano di seguire le attività dai locali scolastici.

L’istituto di istruzione specializzata per sordi “A. Magarotto”, in virtù della forte prevalenza di studenti con disabilità, potrà proseguire le lezioni in presenza. Sarebbe opportuno, inoltre, che la didattica laboratoriale fosse sempre svolta in presenza, fermo restando l’uso, ora divenuto sempre obbligatorio, della mascherina, quando compatibile con l’attività.

Eventuale DDI per l’istruzione secondaria di primo grado

Quanto alla didattica nel primo ciclo di istruzione, continua a svolgersi in presenza nelle regioni, tra le quali per ora il Lazio, che non sono caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. Solo per le Regioni caratterizzate dal massimo livello di rischio epidemiologico si dispone che le attività scolastiche e didattiche si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Potrà applicarsi in futuro, nel caso in cui la situazione epidemiologica continui a peggiorare, previa ordinanza del Ministro della salute d’intesa con il Presidente della Regione.

Il documento integrale dell’USR Lazio è stato trasferito alle istituzioni scolastiche. Abbiamo raccolto in un articolo le domande frequenti e le rispettive risposte dell’ente.

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