Contro le classi sovraffollate, per investimenti nella scuola.
Roma, 23 gennaio – Il 25 gennaio si chiudono le iscrizioni alle scuole di ogni ordine grado, momento che prelude alla formazione delle classi per il prossimo anno scolastico. Una data simbolica in cui torneranno a far sentire la propria voce i lavoratori e le lavoratrici, gli studenti, le studentesse e le famiglie, per dire BASTA alle “classi pollaio”. Come FLC CGIL sosteniamo la mobilitazione promossa da Priorità alla scuola, che lunedì 25 gennaio sarà davanti agli uffici scolastici regionali di tutta Italia e a Roma al Ministero dell’Istruzione, per ribadire la propria contrarietà a classi sovraffollate e organici precari e sottodimensionati.
L’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente quanto sia necessario diminuire il numero di alunni per classe per la qualità della didattica e per la sicurezza di alunni, docenti e ATA. Diminuire il numero di alunni per classe significa, come chiediamo da anni, recuperare i tagli del duo Gelmini -Tremonti, investire significativamente e strutturalmente sugli organici ampliandone il numero e stabilizzando, attraverso procedure snelle e per titoli, le lavoratrici e i lavoratori precari.
Come FLC CGIL abbiamo più volte denunciato il grave ritardo del Governo su una serie di provvedimenti a garanzia del diritto allo studio e della sicurezza. Ribadiamo ancora una volta gli interventi che riteniamo necessari:
- Dati certi e consultabili sui contagi nelle scuole
- Corsia preferenziale sull’effettuazione dei tamponi e dei tracciamenti
- Fornitura adeguata di dispositivi di sicurezza per il personale
- Aggiornamento tempestivo dei protocolli sulla sicurezza, a partire da quello nazionale
- Inserimento del personale della scuola nel piano vaccinale nazionale
- Interventi sul sistema dei trasporti
- Risorse per l’ampliamento degli organici docente e ATA e per la riduzione del numero di alunni per classe
- Organici stabili con docenti e ATA assunti in maniera tempestiva rispetto all’avvio dell’anno scolastico
La scuola ha bisogno di risposte credibili e in tempi brevi.
fonte FLC CGIL Nazionale