Già da tempo siamo impegnati con la campagna legale “A PARI LAVORO, PARI DIRITTI”, volta a rivendicare la Retribuzione Professionale Docenti anche per i supplenti
brevi e saltuari. A tale categoria di docenti, e per gli ATA con contratto non annuale, il Ministero con una palese discriminazione non eroga, infatti, le indennità rispettivamente denominate Retribuzione Professionale Docenti e Compenso Individuale Accessorio.
Sul punto è già intervenuta la Corte di Cassazione la quale, richiamando anche le disposizioni europee, ha disposto che tale discriminazione sia priva di fondamento e riconoscendo il diritto a tali indennità a prescindere dalle diverse tipologie di incarico a tempo determinato previste.
Nel contesto del massiccio utilizzo nell’a.s. in corso di supplenze in organico d’emergenza “organico COVID”, inquadrate giuridicamente come supplenze brevi e saltuarie, riteniamo di poter azionare un ricorso al Giudice del Lavoro per veder cessare la discriminazione in essere e poter rivendicare il pagamento della Retribuzione Professionale Docenti – RPD (174,50 €/mese) anche per i docenti precari inquadrati come organico COVID.
Analogo ricorso sarà proposto per rivendicare il pagamento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) per il personale ATA a tempo determinato in “organico COVID”; (per un Collaboratore Scolastico la misura di tale compenso è di 66,90 €/mese).
Per gli iscritti FLC CGIL l’avvio del ricorso non prevede il pagamento di spese legali (si pagheranno € 20 di apertura pratica e elaborazione conteggi).
Per pre-aderire al ricorso o in ogni caso per ricevere informazioni sulla vertenza:
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Una volta compilato il modulo si verrà ricontattati prontamente con tutte le info per l’adesione e una stima dei conteggi sulle differenze stipendiali spettanti per l’intero incarico.