l direttore generale CREA, con una specifica nota indirizzata ai direttori dei Centri di ricerca e ai dirigenti degli Uffici amministrativi (prot. 23 febbraio 2021 n. 16600), chiede ai dipendenti l’invio di foto personali da utilizzare per la sostituzione del badge attualmente in dotazione al personale.
In particolare, è stato chiesto «a ciascun dipendente di fornire una foto formato tessera su file con estensione .jpg oppure .png, che rispetti le caratteristiche descritte in allegato. Al fine di evitare errori, è importante che il file della foto sia nominato con cognome e nome del dipendente (COGNOME_NOME.jpg oppure COGNOME_NOME.png).»
La nota CREA non chiarisce le finalità né le ragioni che inducono alla sostituzione del badge attualmente in uso, considerato che il personale non ha contatto con l’utenza esterna (salvo che in ipotesi eccezionali) e non è dunque sottoposto alla disciplina specifica stabilita dalla circolare Dipartimento Funzione Pubblica (DFP) 17 febbraio 2010 n. 3, relativa alla “Identificazione del personale a contatto con il pubblico”.
La richiesta della direzione generale non indica quale sia il modello del nuovo badge CREA e quali saranno le informazioni personali su di esso riportate né quali potranno essere le funzionalità consentite dal nuovo cartellino, anche sotto il profilo del controllo personale e della prestazione lavorativa (art. 4, comma 2, Statuto lavoratori). È noto soltanto che il nuovo badge conterrà una fotografia del dipendente. La direttiva non specifica quali misure saranno adottate nelle strutture di Aziende CREA in cui non si effettua la rilevazione delle presenze mediante un lettore-badge.
La fotografia, quale «immagine facciale», costituisce un dato biometrico che consente l’identificazione univoca o l’autenticazione di una persona fisica. Ne deriva l’obbligo di predisporre garanzie e tutele contro i rischi e pregiudizi conseguenti alla perdita, alla sottrazione, all’utilizzazione fraudolenta e non autorizzata dei dati. Al contrario, la nota CREA prot. 23 febbraio 2021 n. 16600 non indica il titolare del trattamento dei dati, né il responsabile per la custodia e archiviazione delle fotografie personali. La nota non specifica se la stampa dei badge sarà eseguita dall’Ente o da una impresa affidataria, cui saranno inviate le immagini personali.
Per tutte le ragioni precedenti, la FLC CGIL CREA ha assunto una posizione ferma e netta con cui respinge la raccolta indiscriminata delle immagini personali dei dipendenti e chiede che, qualora ne sia motivata la necessità, la sostituzione dei badge con cartellini recanti fotografie personali dei dipendenti si compia in piena conformità con la legislazione in materia di protezione dei dati personali. Diversamente, non sarà esclusa l’ipotesi dell’inoltro di una segnalazione al Garante per la protezione dei dati Personali.
Nel frattempo, FLC CGIL CREA ha invitato i dipendenti che intendano sottomettere le proprie immagini personali all’Amministrazione a inserire la nota seguente nel testo di invio: «Si chiede che vengano indicati il titolare e responsabile per il trattamento e la custodia dei dati presso l’Ente e presso l’impresa eventualmente incaricata della stampa dei badge».
Infine, una notazione per nulla marginale: la procedura relativa alle modalità di rilevazione delle presenze, in particolare nei casi in cui vi siano modifiche relative al trattamento dei dati personali, è un tema oggetto almeno di informazione preventiva alle Organizzazioni sindacali se non di confronto.