CCNL, Autonomia e Valorizzazione: la Ricerca Pubblica merita di più

CCNL Ricerca Pubblica

Martedì 7 dicembre 2021 in piazza a Palazzo Vidoni e in assemblea dalle ore 10 per dire al Parlamento:

  • sì al passaggio per tutti dal III al II livello – no alla messa ad esaurimento del personale III livello
  • sì ad una governance unitaria del sistema – no alla creazione di enti di serie A e enti di serie B
  • sì alla valorizzazione di tutto il personale – no a premi e pseudomeritocrazia del personale TA
  • sì a un contratto dignitoso e retribuzioni in linea con la media europea – no alla legge che sostituisce il contratto.

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In questi giorni si sta definendo la legge di bilancio per il 2022 che contiene interventi e risorse che possono avere ricadute molto importanti sul personale degli enti pubblici di ricerca e sulla stessa esistenza del contratto nazionale ricerca. Tuttavia ad oggi permangono forti elementi di preoccupazione per la tenuta stessa del sistema, per questo invitiamo il personale degli enti a mobilitarsi e a tenere alta l’attenzione nei prossimi giorni di passaggio al Senato della legge di bilancio.

In particolare nel testo di legge approdato al Senato si è ottenuto che ci siano risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto in particolare finalizzate alla valorizzazione professionale dei lavoratori della ricerca, tecnici/amministrativi e ricercatori e tecnologi. Incredibilmente però:

  1. tali risorse sono previste solo i lavoratori degli enti vigilati dal Ministero dell’Università e della Ricerca;
  2. il modo in cui è regolato il passaggio dal III al II livello e i criteri di distribuzione delle risorse ai tecnici amministrativi è sbagliato e posto al di fuori dall’alveo del contratto. Si rischiano dunque effetti dirompenti in termini di equità tra il personale, di tenuta del contratto nazionale e dello stesso sistema degli EPR come previsto dalla Legge 218 del 2016.

Pertanto ci siamo attivati da subito per sollecitare le diverse forze politiche a modificare questa stortura e abbiamo proposto loro degli emendamenti alla legge di bilancio, richiesto anche al MUR di svolgere la sua funzione di coordinamento prevista dalla legge e da ultimo sollecitato ulteriormente i Presidenti degli Enti pubblici di ricerca con una nota a firma del segretario generale della FLC CGIL. Considerata la rilevanza delle questioni affrontate nella legge di bilancio, riteniamo fondamentale che si mantenga la dovuta attenzione su questo tema e che non si abbassi la guardia, nonostante ci siano emendamenti che accolgono le nostre forti preoccupazioni. Pertanto abbiamo indetto per martedì 7 dicembre un’assemblea nazionale dei lavoratori degli Enti pubblici di ricerca in modalità mista, online e in presenza, in un presidio davanti palazzo Vidoni, sede del dipartimento della Funzione Pubblica.

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