Lunedì 14 marzo 2022 è iniziato il confronto con l’Amministrazione sul regolamento per l’applicazione dello smart working da applicare dal 1° aprile dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
Ci teniamo a ricordare che questa fase è comunque limitata nel tempo, fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL in discussione in questi giorni il quale conterrà indicazioni specifiche per lo smart working che verranno poi necessariamente adottate nel regolamento definitivo, infatti dal 1° aprile la regolazione del lavoro agile passerà ad un regime ordinario aprendo una fase normativa di transizione fino al rinnovo del CCNL.
L’Amministrazione ci ha presentato una proposta individuando dei criteri per il Personale che può svolgere il lavoro agile, ritenendo come profili non compatibili con lo smart working, il Personale che lavora con il pubblico, utenze e servizi, autisti, portineria e tecnici di laboratorio previa valutazione dei responsabili di struttura e limitandone l’accesso anche al Personale con incarichi di responsabilità.
Ha proposto una forbice di un 20% – 40% di smart working sull’orario di lavoro, fasce di contattabilità e diritto alla disconnessione, formazione obbligatoria per chi accederà allo smart working, dotazione di strumenti informatici (solo pc portatile) e utilizzo dello strumento Teams con trasferimento di chiamata dell’interno dell’ufficio.
Inoltre ci ha comunicato che nella loro proposta non è prevista alcuna forma di rimborso né il buono pasto.
Dopo un’ampia discussione dove abbiamo espresso le nostre perplessità circa l’introduzione di alcune limitazioni in una fase in cui sarebbe invece opportuno introdurre un vero smart working proprio per valorizzare l’esperienza e la professionalità del personale acquisita anche durante il periodo emergenziale in questi difficili anni, l’Amministrazione sulla base delle richieste si è resa disponibile a formulare una nuova proposta.
La riunione è stata aggiornata ai prossimi giorni.
A cura della FLC CGIL Roma Tor Vergata