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CCNL 2019-2021: parere positivo della Corte dei Conti sulla parte economica

CCNL 2019-2021: parere positivo della Corte dei Conti sulla parte economica

CCNL 2019-2021: con delibera n. 11/SSRRCO/CCN/2023 del 2 febbraio 2023, le sezioni riunite della Corte dei Conti hanno certificato positivamente l’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sui principali aspetti del trattamento economico del personale del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021, sottoscritto definitivamente il 6 dicembre 2022.

La Corte dei Conti, dopo aver elencato le norme che stanziano le risorse per i rinnovi contrattuali corrispondenti al 4,21 per cento del monte salari 2018, riepiloga nella seguente tabella gli oneri dell’Accordo

La parte prevalente dell’incremento (3,8 per cento) è stata destinata alla parte fissa della retribuzione, mentre solo lo 0,22 per cento è stata riservata alla rivalutazione dei trattamenti accessori, cui però saranno destinate le ulteriori disponibilità previste dalla Legge di Bilancio 2022 e i residui delle risorse contrattuali.

Gli accordi successivi avranno a disposizione, a decorrere dal 2022:

  1. le risorse destinate alla contrattazione 2019-2021 non integramente utilizzate dall’accordo sottoscritto definitivamente il 6 dicembre 2022
  2. le risorse derivanti dall’art. 1, comma 612 della Legge di bilancio 2022 (0,55 per cento), non utilizzate, pari a 36,9 milioni per il personale ATA delle istituzioni scolastiche, 11,2 milioni per l’Università e 8,7 per gli Enti di ricerca (ASI compresa)
  3. le risorse per la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo delle università statali, stanziate dall’art. 1, comma 297, lett. d della LB 2022, pari a 50 milioni
  4. le risorse destinate al personale AFAM, pari a 8,5 milioni, di cui all’art. 1, comma 309 della Legge di Bilancio 2022
  5. le risorse destinate al personale tecnico-amministrativo ed ai ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca dall’art. 1, comma 310, lett. b e c della Legge di bilancio 2022, pari, rispettivamente, a 20 e 30 milioni
  6. le risorse per la valorizzazione dei docenti delle istituzioni scolastiche statali, stanziate dall’art. 1, comma 327 della Legge di Bilancio 2022, pari inizialmente a 300 milioni, ridotti, con successivi interventi normativi, a 220,8 milioni nel 2022 e rideterminati in 257,5 nel 2023.

Nella seguente tabella il dettaglio delle ulteriori disponibilità previste dalla Legge di bilancio 2022, per tutti gli enti del Comparto, con l’evidenza di quelle che si potranno utilizzare nel prosieguo delle trattative.

Riguardo a scuola e AFAM la Corte dei Conti ha verificato la correttezza delle quantificazioni effettuate dall’Aran, sulla base dei dati relativi alla consistenza, alla distribuzione e alla retribuzione media del personale, riportati nel Conto annuale 2018.

Riguardo alla verifica della copertura degli oneri contrattuali riferiti al personale non appartenente ad amministrazioni statali, la Corte ha effettuato un controllo sulla base di un campione qualificato comprendente gli atenei con il maggior numero di studenti e i principali enti di ricerca (Università La Sapienza di Roma-Università statale di Milano- Università del Piemonte Orientale-Università di Firenze-Università Federico II di Napoli-Università di Bari-Università di Bologna-ASI-ENEA-ISTAT-CREA), per verificare che nei bilanci 2020 e 2021 siano state accantonate le risorse occorrenti per corrispondere gli aumenti per il triennio contrattuale 2019-2021. L’esito di tale verifica campionaria ha dato un risultato positivo in termini di affidabilità.

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