La FLC CGIL supporta l’iniziativa degli Idonei 2020, che hanno indetto una manifestazione spontanea il 18 ottobre, alle ore 15, davanti alle sedi degli Uffici Scolastici Regionali (USR) in diverse città italiane. Lo scopo di questa mobilitazione è chiedere garanzie per chi, nonostante abbia superato il concorso ordinario 2020 (D.D. 498 e 499/2020), si trova ancora in una situazione di precarietà e attende un’assunzione stabile.
La protesta nasce dal malcontento per la scarsa considerazione degli Idonei 2020 nelle assegnazioni dei posti e dalla richiesta di evitare nuovi concorsi in classi di concorso dove vi sono già graduatorie da esaurire. Trattasi di circa 30.000 candidati che hanno superato le prove del concorso, ma non sono rientrati nel numero di posti previsti dal bando. Grazie al decreto legge n. 75 del 2023, le loro graduatorie sono state trasformate in graduatorie ad esaurimento, dando diritto a una futura assunzione. Tuttavia, nelle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2024/25, il loro avanzamento è stato limitato, principalmente a causa della priorità data ai vincitori dei concorsi legati al PNRR.
Entro il 31 dicembre, potrebbe esserci una nuova determinazione del contingente di posti vacanti, che potrebbe includere lo scorrimento delle graduatorie del concorso ordinario 2020, come previsto dall’Allegato A delle immissioni in ruolo per l’a.s. 2024/25.
La FLC CGIL e la Lotta Contro la Precarietà
In un comunicato del 3 ottobre, la FLC CGIL ha evidenziato come la precarietà sia un problema che affligge la scuola italiana, causando ritardi nell’assegnazione del personale e difficoltà nel regolare avvio delle lezioni. La FLC CGIL chiede l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti, la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga e un incremento degli organici.
La precarietà, secondo la FLC CGIL, ostacola il buon funzionamento delle scuole e viola i diritti di docenti e personale ATA. In questo contesto, il sostegno alla mobilitazione degli Idonei 2020 è un passo verso la rivendicazione di prospettive lavorative certe per chi, da anni, contribuisce alla tenuta del sistema scolastico.