Nei giorni scorsi la Commissione Cultura della Regione Lazio ha approvato il documento sul dimensionamento scolastico presentato dalla giunta regionale con profonde e gravi modifiche.
Premesso che i consiglieri hanno piena autonomia di giudizio, la cosa che sbalordisce è che l’assessore alla scuola G. Sentinelli, emenda se stessa e chiede modifiche allo stesso piano da Lei predisposto, anziché difenderlo.
Il piano sul dimensionamento scolastico era la sintesi di un percorso democratico che aveva visto protagonisti: comuni, province, osservatori provinciali e regionali, uffici scolastici provinciali e regionali e le parti sociali, oltre alla stessa giunta regionale.
Quello che lascia maggiormente sbalorditi sono:
– lo smembramento di istituti radicati nel territorio reatino, forse per accontentare la cupidigia di qualche dirigente scolastico amico o per far dispetto a qualcun’altro;
– le assegnazioni di indirizzi di studio non richiesti dalle scuole.
Ma anche l’incapacità ad assumersi le responsabilità politiche per:
– un rinvio dell’abolizione dei circoli didattici e delle scuole medie con la costituzione di soli istituti comprensivi, visto che lo stesso ministero dell’Istruzione aveva consentito la deroga alle modifiche se dimensionati (il termine di 1000 alunni è da considerarsi come media regionale).
– le dichiarazioni a mezzo stampa “anteponendo alle divergenze di vedute ed alle pressione politiche il bene del sistema scolastico Regione Lazio” quando è stata Lei la prima ad esercitare le pressioni politiche, infischiandosene del lavoro svolto collegialmente.
Se l’assessore G. Sentinelli fosse coerente dopo aver smentito la giunta Polverini di cui fa parte, dovrebbe dimettersi, anche se, come contribuenti ci scoccia doverle pagare il vitalizio maturato per non fare nulla (€5000 mensili).
Rieti, 30 gennaio 2012
Il Segretario Generale
FLC CGIL Rieti
Stefano Mongardini
Il Segretario Generale
CdLT CGIL di Rieti
Tonino Pietrantoni