AFAM: si sono chiuse positivamente e in tempi record (il 20 febbraio 2023) le trattative tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018 e il Ministero dell’Università e della Ricerca, relative al confronto sulla mobilità e all’accordo sulle risorse dedicate alla formazione.
La mobilità si svolgerà anche per il 2023/24 secondo le consuete regole. Infatti il rallentamento delle procedure di approvazione del nuovo Regolamento sul reclutamento ha comportato lo slittamento di un anno delle disposizioni che prevedono la cancellazione della mobilità nazionale e del diritto alla mobilità annuale, introdotte dal decreto legge 36/22
Il verbale di confronto presenta poche ma significative novità rispetto agli anni precedenti.
In particolare
- è stata regolata la valutazione dei servizi con contratti subordinati delle lavoratrici e dei lavoratori delle istituzioni statizzate. A tal fine è stato chiarito che il servizio prestato nelle Accademie storiche con contratto a tempo determinato o indeterminato è valutabile esclusivamente dal momento in cui è stato applicato il CCNL delle istituzioni AFAM statali
- è stato eliminato il riferimento al referente unico che assiste il soggetto disabile in applicazione delle recenti modifiche alla legge 104/92
- chiarite le modalità di nomina delle commissioni di istituto per le utilizzazioni del personale docente
- stabiliti i termini entro cui occorre aver bandito i concorsi a tempo indeterminato per posti EP e collaboratore alfine di renderli indisponibili per la mobilità
- chiarite le precedenze a parità di punteggio
- non sarà più attribuito il punteggio per il personale TA per l’inclusione in graduatorie di merito di concorsi per esami, per l’accesso al ruolo di appartenenza.
Sempre il 20 febbraio 2023 è stato sottoscritto il contratto nazionale integrativo in materia di criteri per la ripartizione delle risorse per la formazione del personale AFAM per il 2023, in applicazione dell’articolo 97 comma 3 lettera a4) del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018.
Le risorse, davvero irrisorie, sono pari a € 51.051,00 e saranno ripartite a favore delle 103 istituzioni statali AFAM in base al criterio della quota fissa per ciascuna istituzione per un importo di € 496.
Durante la discussione si è affrontato il tema degli obiettivi e delle finalità definite dall’Amministrazione sulla formazione. Su proposta della FLC CGIL si è concordato di favorire la programmazione di attività di aggiornamento congiunte, progettate sulla base di obiettivi formativi condivisi e/o sulla base della prossimità territoriale, al fine di massimizzare l’utilizzo delle risorse mediante economie di scala. A tal fine, il MUR con specifica comunicazione
- sarà prospettata la possibilità, alle Istituzioni interessate, di sottoscrivere accordi nei quali, oltre alla condivisione di un progetto formativo, si potrà individuare la Sede Capofila del progetto alla quale saranno erogate le quote spettanti a tutte le Istituzioni sottoscrittrici.
- segnalerà le tematiche di carattere generale e le connesse attività tecnico-amministrative che possono essere oggetto di progetti formativi condivisi.
Durante l’incontro è stato confermato che a breve saranno assegnate a tutte le istituzioni le risorse del fondo di istituto 2023. Inoltre con apposite note il MUR fornirà chiarimenti in merito all’applicazione del regime delle 35 ore per il personale TA e per i recuperi compensativi per il personale EP.
Il prossimo incontro è previsto per il 10 marzo 2023 per una manutenzione del CCNI sul fondo di istituto e per la discussione delle attività relative alla formazione del personale.