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Anno di formazione e prova per i docenti neo-assunti per l’a.s. 2021/2022

Seminario di Formazione per Dirigenti Scolastici

Si è svolto, su richiesta delle organizzazioni sindacali, il confronto sull’anno di formazione e prova per i docenti neo-assunti a.s. 2021/2022, compresi coloro destinatari di nomina nella fase straordinaria di assunzioni prevista dall’art. 59 del Decreto “Sostegni-bis”, il DL 73/2021.

Il Ministero ci ha presentato la bozza di nota che viene predisposta, come ogni anno, per dare le indicazioni organizzative necessarie al personale interessato al periodo di prova e formazione.

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Riferimenti normativi

Il modello di formazione è quello previsto dal DM 850/2015.

Platea dei docenti coinvolti

  • neo assunti in ruolo a.s. 2021/2022 (46.585)
  • destinatari dei contratti al 31 agosto previsti per la fase straordinaria di assunzioni come da DL 73/2021 (12.840)
  • assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti che hanno prorogato il periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo
  • chi ha ottenuto il passaggio di ruolo nella mobilità
  • coloro che devono ripetere il periodo di formazione e prova a causa di valutazione negativa

Non sono tenuti ad un nuovo periodo di prova e formazione i docenti che abbiano già svolto e superato il percorso nel medesimo grado di scuola.

Requisiti di servizio

1) Centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico: rientrano tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio, le domeniche e i giorni festivi, il primo mese di congedo per maternità. Non rientrano nel computo il congedo parentale, l’assenza per malattia, le ferie, l’aspettativa a qualunque titolo fruita.

2) Centoventi giorni di attività didattiche effettive: i giorni di insegnamento ma anche i giorni impiegati presso la sede per attività valutative, progettuali, formative e collegiali.

Articolazione del percorso

La durata del percorso è quantificata in 50 ore, così suddivise

INCONTRI PROPEDEUTICI E DI RESTITUZIONE FINALE6 ORE COMPLESSIVE
LABORATORI FORMATIVI/VISITE A SCUOLE INNOVATIVE12 ORE
PEER TO PEER12 ORE
FORMAZIONE ON LINE20 ORE

Gli incontri iniziali e di restituzione finale hanno carattere informativo e di stimolo culturale e verranno calendarizzati a partire dal mese di ottobre 2021, anche prevedendo incontri specifici per gruppi differenziati. Potranno essere adottate formule organizzative flessibili, in presenza o online.

I laboratori formativi potranno essere in presenza o online e saranno impostati come attività a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor-formatore. I temi trattati sono vari e vanno dalle iniziative in fase di emergenza pandemica alle metodologie della didattica digitale, inclusione, bisogni educativi speciali, gestione della classe e dinamiche relazionali, innovazione della didattica delle discipline, valutazione finale degli apprendimenti etc…

Le visite a scuole innovative avverranno per un massimo di 3.000 docenti che ne faranno richiesta. Le visite hanno carattere di immersione nel quotidiano di scuole che praticano l’innovazione nelle sue diverse forme. La durata massima è di due giornate; il visiting sostituisce (in parte o in toto) il monte-ore dedicato ai laboratori formativi, per un massimo di 6 ore per ogni giornata.

L’osservazione reciproca, peer to peer, da svolgere con il tutor, prevede un impegno pari a 12 ore. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.

La formazione on-line su piattaforma INDIRE. L’impegno corrisponde forfettariamente a 20 ore, nelle quali si attiva un percorso di analisi e riflessione sulla propria formazione con l’elaborazione del dossier professionale che sarà presentato al Comitato di valutazione.

Le nostre osservazioni

È stato un confronto articolato in cui è stata data possibilità di avanzare contributi e suggerimenti.

Su alcuni punti sono necessari maggiori chiarimenti, come sul visiting dove riteniamo importante definire ulteriori parametri di sicurezza “in presenza” o, in alternativa, prevedere modalità online ma ben specificate.

Abbiamo manifestato l’esigenza di non introdurre nuovi appesantimenti dell’attività dei tutor, che sono già onerose e raramente retribuite in modo congruo, lasciando alle scuole le decisioni organizzative.

Tra i destinatari riteniamo si debba specificare che anche gli insegnanti di religione cattolica provenienti da ruolo precedente, ora neo-assunti su posto comune/sostegno/classe di concorso, non debbano ripetere il periodo di prova se nello stesso grado.

È inoltre opportuno fornire alla parte sindacale il quadro finanziario delle risorse già impiegate nel triennio di vigenza del CCNI 2019 con le economie ancora disponibili.

Un capitolo a parte, è aperto sulla questione della Carta del docente. In modo motivato ed incisivo abbiamo chiesto il riconoscimento del bonus-500 euro per il personale destinatario delle nomine ai sensi dell’art. 59 del DL 73/2021. Tale personale occupa posti che fanno parte del contingente delle immissioni in ruolo, per il quale è già stanziata la copertura finanziaria pari alla quota pro-capite spettante.

Questa nostra rivendicazione ripropone il tema del pieno accesso alla Carta per tutti i precari e per tutti i profili ATA, nel medesimo diritto di formazione finalizzato ad una qualificazione professionale sempre più alta.

Il Ministero approfondirà le nostre richieste riservandosi successive indicazioni nel merito.

Futuri concorsi per lavorare a scuola

Il provvedimento è richiesto dal Decreto “sostegni bis” (art. 12 DL 73/2021), che prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma, e in coerenza con le riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Ministero disciplini il periodo di formazione e prova del personale neo-assunto con i futuri concorsi.

L’impianto del decreto ministeriale presentato ricalca quello del DM 850/2015, ovvero quello attualmente vigentesenza nessuna sostanziale innovazione.

Infatti la tempistica di emanazione del provvedimento decisa dal legislatore, 90 giorni, e le scelte dell’amministrazione sull’impianto da dare al provvedimento non hanno consentito alcun raccordo tra il decreto e la riforma del reclutamento definita nel PNRR.

Alla luce di questa impostazione abbiamo rilevato come questo provvedimento rappresenti un’occasione persa di poter innovare, qualificandolo con percorsi di ricerca azione o attività significative sul piano pedagogico e didattico, il percorso di formazione dei docenti neo-assunti.

Le altre osservazioni che abbiamo consegnato all’amministrazione hanno riguardato aspetti più tecnici:

  • l’opportunità di prevedere che il parere del Comitato di valutazione diventi più vincolante rispetto alla valutazione del Dirigente scolastico nel superamento del periodo di prova
  • l’esigenza di uniformare la terminologia del decreto, che ricalca quella del 2015, rispetto alle evoluzioni del modello formativo registrate nelle note sull’anno di formazione e prova che si sono susseguite negli ultimi 7 anni: il dossier professionale invece del portfolio, i temi dei laboratori invece che le aree trasversali, il riferimento alle visite nelle scuole innovative, previste ormai da diversi anni

L’amministrazione ci trasmetterà un quadro delle richieste recepite, inoltre ha chiarito che non manca la volontà di disegnare nuovi scenari sulla formazione in ingresso, ma purtroppo la tempistica di emanazione del provvedimento non ha favorito un lavoro più innovativo, che si discostasse dalle attuali disposizioni che regolano il periodo di formazione e prova.

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