Nella nota dipartimentale del 30 agosto e nella conferenza del ministro di oggi 31 agosto nessuna indicazione sui gravissimi problemi che le scuole devono affrontare. No ad una impostazione punitiva e burocratica del lavoro scolastico, servono soluzioni ai problemi concreti: il ministero apra subito il confronto con i sindacati sul Green pass a scuola.
Nel pomeriggio di martedì 31 agosto, si è svolto in videoconferenza su youtube l’incontro con i dirigenti scolastici convocato ieri dal ministero dell’Istruzione mentre nello stesso pomeriggio di ieri è stata emanata la nota n. 1260 del Capo del Dipartimento per il Sistema educativo contenente indicazioni e suggerimenti sulla verifica della certificazione verde.
La nota del ministero, l’ennesima fatta in modo unilaterale, non risponde a nessuna delle problematiche determinate dall’obbligo per il personale scolastico di possedere e di esibire il Green Pass per poter prestare servizio, limitandosi a informare che al momento non è possibile derogare all’obbligo di effettuare le verifiche esclusivamente attraverso l’”App VerificaC19”.
Le problematiche connesse all’introduzione del Green pass nella scuola non riguardano però solo le modalità di verifica e i soggetti incaricati a farlo.
Come FLC CGIL in più occasioni abbiamo segnalato le criticità che richiedono risposte urgenti e abbiamo ribadito che sarebbe stato necessario prima di tutto rispettare gli impegni assunti dal ministero con la stipula del protocollo del 14 agosto con le organizzazioni sindacali.
Le scuole hanno urgenza di avere indicazioni chiare e dettagliate relativamente alla presa di servizio dei circa 230.000 neoassunti al 1° settembre. Cosa succederà domani a coloro che non hanno il Green pass in regola? Se, come sostenuto nel corso della diretta YouTube, non sarà possibile rinviare la presa di servizio – indicazione per noi errata – come potrà perfezionarsi il rapporto di lavoro e potranno applicarsi le sanzioni previste dal dl 111/2021?
Quali sono gli atti che il Dirigente deve emanare o le azioni da intraprendere nel caso in cui un lavoratore non intenda esibire il Green Pass? Come comportarsi con il personale supplente breve e saltuario privo di green pass in caso di sostituzione immediata del docente assente nella scuola primaria e dell’infanzia? Come garantire la sostituzione immediata del titolare? Queste sono solo alcune delle tante domande che i dirigenti scolastici ci segnalano in queste ore.
A queste domande sono state fornite risposte assolutamente insufficienti e perfino lesive dei diritti dei lavoratori. Alcuni Direttori Regionali, in incontri tenuti con i sindacati e con i dirigenti scolastici, hanno date risposte diverse.
È dunque necessario che gli uffici centrali e periferici dell’amministrazione diano indicazioni univoche e chiare alle scuole e ai dirigenti scolastici che avranno la responsabilità diretta di gestire tutte le problematiche. Non serve a nulla, in una conferenza di servizio, rappresentare situazioni peraltro assolutamente indefinite e fornire indicazioni generiche. Occorre che il ministero si assuma le proprie responsabilità e metta per iscritto le proprie interpretazioni delle norme, ma soprattutto, quando sono relative al rapporto di lavoro, si deve preventivamente confrontare con il sindacato.
Ci sono inoltre altri aspetti della norma (a nostro parere irragionevoli e vessatori) che presentano diverse criticità applicative non facilmente superabili, aspetti sui quali abbiamo chiesto un confronto anche per valutare l’opportunità di miglioramenti in sede di conversione.
In ogni caso contrasteremo qualsiasi indicazione sorretta da una logica punitiva e da una visione burocratica del lavoro scolastico che metta in discussione i diritti dei lavoratori e il diritto all’istruzione. Per questo è urgente che si metta fine alle unilaterali note del Ministero e si proceda subito con la convocazione dei tavoli di confronto come previsto da Protocollo del 14 agosto.