Area dirigenza – Istruzione Ricerca: no a valutazione surrettizia e meramente regionale

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Area dirigenza – Istruzione Ricerca: si è svolta oggi una riunione delle OOSS rappresentative dell’Area V con l’Ufficio Scolastico Regionale, riguardante la proposta avanzata dall’USR per il Lazio nella riunione del giorno 25 ottobre scorso, per l’attuazione di modalità di verifica della gestione attuata dai dirigenti scolastici, ai fini dell’eventuale rinnovo dell’incarico oltre il limite dei nove anni sulla stessa scuola.

Il Direttore Pinneri ha ribadito che la sezione regionale della Corte dei conti non ritiene possibile continuare a registrare i contratti dei dirigenti scolastici oltre i due rinnovi dopo il primo incarico e ha, quindi, affermato che la sua proposta di verifica tende a fornire alla Corte
dei conti elementi giustificativi per l’eventuale proroga degli incarichi, mediante l’analisi dei punti di interesse della legge 190.

Le scriventi OOSS hanno espresso il proprio dissenso di principio circa le modalità della verifica e la filosofia che le ispira. La continuità della gestione rappresenta un fattore di efficienza per tutte le istituzioni scolastiche. Di questo elemento di qualità deve tenere conto l’Amministrazione nel suo complesso, sia sotto il profilo dell’accuratezza legislativa, tenendo conto delle specifiche necessità del sistema scolastico, sia sotto quello dell’applicazione della norma.

A fronte della posizione della Corte dei conti del Lazio riportata dall’USR, le sezioni della Corte di altre undici regioni d’Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Umbria, Abruzzo, Campania, Molise, Calabria, Sicilia, e Sardegna) al momento non pongono limiti formali circa la permanenza dei dirigenti scolastici negli incarichi. Giova inoltre precisare che anche nelle regioni dove si ritiene di applicare la rotazione, ciò avviene per effetto di legge, senza un complesso di verifiche che, di fatto, introducono surrettiziamente un sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, arenatosi a suo tempo a livello nazionale, nelle strette delle numerose contraddizioni che lo rendevano di fatto poco credibile.

La valutazione dei dirigenti scolastici – e del sistema scolastico nel suo complesso – è un problema lungamente discusso e ancora aperto, in quanto non è stata ancora trovata una soluzione capace di armonizzare le esigenze di controllo e verifica con quelle di garanzia e di equilibrio, in grado di tener conto anche delle condizioni di contesto e dei dati strutturali che il dirigente non determina, ma subisce.

In questo quadro, le scriventi OOSS ritengono che l’adozione delle modalità prospettate dall’USR, che avrebbero validità nella sola
Regione Lazio e per i soli DS che hanno svolto 9 anni di servizio nella stessa scuola, costituisca una ”fuga in avanti” rispetto a questioni di stato giuridico che non possono non trovare una soluzione unitaria di livello nazionale, e che avrebbero bisogno, per questo, di una normativa generale, che non sussiste.

Si porrebbe, quindi, con tutta evidenza, un problema di omogeneità di trattamento, a danno, si deve rilevare, dei dirigenti del Lazio: non solo la rotazione degli incarichi, dalla quale sono attualmente esentate diverse grandi regioni del paese, ma, per di più, con l’inasprimento di quella che, nella sostanza, sarebbe una vera e propria visita ispettivo-contabile, di cui la maggioranza assoluta dei dirigenti teme non già gli aspetti sostanziali, quanto piuttosto quelli formali-burocratici, con l’ennesima connessa produzione cartacea (o
l’equivalente informatico, non fa differenza).

Senza contare che, data la natura verifiche che si intendono introdurre, agli occhi dell’opinione pubblica, necessariamente destinataria di un’informazione essenziale e semplificata, le sfumature di significato finirebbero per perdere di significato, per cui la scarsa efficacia dei meccanismi amministrativi eventualmente messi in campo dal dirigente, assunti come base per un eventuale diniego di rinnovo dell’incarico pur in assenza di profili di illegittimità, finirebbe per assumere un significato improprio, con tutto quanto consegue.

A fronte della posizione di non condivisione delle sottoscriventi OOSS, il Direttore ha comunicato che lo strumento analitico predisposto per i fini anzidetti sarà comunque offerto ai DS, per l’autovalutazione su base volontaria. In ogni caso, l’Ufficio procederà alle verifiche a campione delle scuole, per le finalità anticorruttive di cui alla legge 190/2012 e normativa conseguente e collegata.

Le OOSS esprimono una valutazione negativa di tali orientamenti, ritenendo che, piuttosto che non dal criterio casuale del sorteggio a campione, le attività ispettivo-contabili debbano essere guidate sulla base di un piano di programmazione, a tale scopo predisposte dall’U.S.R.L.

Le scriventi Segreterie Regionali coinvolgeranno le strutture nazionali sulla vicenda, ritenendo che la natura stessa dei problemi in discussione non possa trovare altra appropriata sede di confronto.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL SCUOLA RUA, SNALS Confsal

Roma, 7 ottobre 2022

Scarica il comunicato in formato pdf.

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