British Council Italia: adesione oltre il 90% allo sciopero proclamato dalla FLC CGIL contro i licenziamenti

È stata di oltre il 90% l’adesione dei dipendenti allo sciopero delle tre sedi di Milano, Napoli e Roma, con la partecipazione ai presidi organizzati dalla FLC CGIL a Roma dalle ore 10 alle ore 13, in via di San Sebastianello, 16, davanti la sede del British Council in contemporanea all’incontro tra parte sindacale e parte datoriale in sede di esame congiunto. Analogo presidio si è svolto a Milano, in Via Croce Rossa.

La procedura di licenziamento collettivo è stata avviata il 20 febbraio scorso a seguito della quale la FLC CGIL nazionale ha chiesto l’avvio del confronto previsto dalla legge, iniziato il 28 febbraio e tutt’ora in corso.

Durante l’incontro, svolto nella sede romana del British Council, in contemporanea con la protesta in piazza delle lavoratrici e lavoratori in sciopero, la delegazione di FLC CGIL ha chiesto il ritiro complessivo dei licenziamenti mettendo in campo soluzioni diversificate per offrire opportunità di lavoro nelle nuove posizioni individuate nel piano industriale al personale dichiarato in esubero e la ricollocazione in posizioni fungibili. La FLC CGIL ha chiesto, inoltre, un significativo aumento degli incentivi all’esodo rispetto a quanto offerto dal British Council nell’incontro dell’11 marzo u.s.

Abbiamo riscontrato la disponibilità del British Council a valutare le proposte avanzate il cui esito verificheremo nei prossimi incontri in vista dello sciopero del 28 marzo.

La FLC CGIL esprime grande soddisfazione per la partecipazione convinta del personale allo sciopero e ai presidi e ringrazia i lavoratori e le lavoratrici non coinvolti nella procedura di licenziamento per la solidarietà espressa attivamente.

FONTE: FLC CGIL

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