“A fronte della situazione di emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 che ha visto la necessaria chiusura degli istituti scolastici, portando così all’espletamento della didattica a distanza con il conseguente intervento di sostegno del Governo, riteniamo necessario attivare ulteriori interventi e iniziative per garantire il diritto allo studio e la regolare fine dell’anno scolastico per tutte le studentesse e gli studenti del Lazio”. Così, in una nota, Cgil Cisl e Uil del Lazio.
“Il repentino passaggio al digitale, – continua la nota – pone con urgenza la necessità di superare il digital divide sociale e territoriale che ancora affligge la nostra regione. Sono ancora troppe le aree non coperte dalla banda larga e questo provoca un serio problema per la connettività, essenziale per la didattica a distanza. Da evidenziare in oltre è la difficoltà di molte famiglie a provvedere all’acquisto di un pc con la inevitabile conseguenza che all’interno delle stesse l’unico strumento di connessione alla rete è lo smartphone o, in misura minore, il tablet.
Molti studenti inoltre, per diverse ragioni (età, livello di alfabetizzazione informatica, difficoltà psicofisiche) necessitano soprattutto in questo momento del sostegno dei loro genitori”. “Con una lettera indirizzata all’assessore regionale Claudio di Berardino – dicono ancora i sindacati – abbiamo chiesto un incontro telematico urgente per affrontare questi temi. Pensiamo sia necessario prevedere una serie d’iniziative e di interventi tesi a garantire a tutti gli studenti del Lazio la possibilità di poter fruire in maniera piena della didattica a distanza prevedendo, ad esempio, l’attivazione di convenzioni con gli operatori telefonici per la fornitura di pacchetti di connessione dati gratuiti, la fornitura in comodato d’uso di chiavette usb e/o router portatili con sim almeno in banda 4G con pacchetti dati inclusi, la fornitura in comodato d’uso di pc e tablet, la fornitura di licenze di pacchetti di software applicativi, il prevedere forme di contributi per il pagamento degli abbonamenti ai provider e per il loro upgrade.
Inoltre riteniamo necessario intervenire, integrandole con risorse regionali, sulle indennità per i congedi parentali straordinari e prevedere una indennità per i permessi parentali non retribuiti previsti dai recenti decreti sull’emergenza Covid-19. Solo con questi interventi potremo contribuire a garantire il diritto costituzionale all’istruzione in questa situazione eccezionale”.
Sciopero Generale CGIL – UIL: venerdì 29 novembre mobilitazione per cambiare la manovra di bilancio
Anche la FLC CGIL aderisce allo sciopero di tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali