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Cgil-Sunia-Flc: Comune e Regione contrastino speculazioni su affitti studenti

Cgil-Sunia-Flc: Comune e Regione contrastino speculazioni su affitti studenti

“Centoquaranta euro al metro quadro. Oltre 11mila euro l’anno di affitto di un’abitazione, più di 3.200 per un posto letto, fino a 5.500 per una stanza singola. È il costo medio che delle studentesse e degli studenti delle università devono sostenere nella Capitale per un contratto a canone concordato studenti. Il costo è il più alto tra le principali città universitarie e decisamente superiore al contratto a canone concordato dedicato a tutte le altre tipologie di inquilini.”

Così, in una nota, la Cgil, il Sunia e la Flc Cgil di Roma e del Lazio.
“Sono cifre insostenibili per le studentesse e gli studenti – continua la nota – a cui vanno sommate le spese per le utenze, il vitto, il trasporto, le tasse universitarie, i libri e il materiale di corredo per lo studio. Una condizione che non riguarda esclusivamente il 35 per cento delle studentesse e degli studenti di Roma classificati come fuori sede in senso stretto, ossia residenti in altre regioni, ma anche tutti coloro che risiedono in altre città del Lazio e si vedono costretti a cercare casa nella Capitale in assenza di una rete di trasporto adeguata alle esigenze delle studentesse e degli studenti.
Nel dare il nostro pieno sostegno all’Unione degli Universitari, che da mesi si sta mobilitando nei confronti del Governo, chiediamo al Comune di Roma e alla Regione Lazio di fare la loro parte, potenziando gli investimenti sul diritto allo studio universitario, aumentando il numero di alloggi pubblici negli studentati, e intervenendo sul mercato degli affitti per contrastare le speculazioni”.

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