Nella assemblea con il personale del 14 aprile 2021 la FLC CGIL ha ribadito con forza la determinazione ad attuare ogni possibile azione per portare a termine, per tutti gli aventi diritto, il percorso di stabilizzazione. ll personale precario ha atteso fin troppo di veder riconosciuto dall’Ente la propria professionalità ed il proprio diritto all’immissione in ruolo. Il CNR non ha più alibi dietro cui nascondersi ed è necessario che proceda con l’utilizzo immediato dei fondi vincolati garantiti dalla Legge n.178 del 30 dicembre 2020, attraverso una programmazione seria che definisca il percorso che porti al completamento delle stabilizzazioni.
La stabilizzazione è un diritto anche per i “nuovi” precari storici.
Il legislatore, non è rimasto sordo alle nuove sacche di precariato pluriennale accumulate negli EPR seppur avendo vergognosamente escluso i C1 dei soli EPR con l’art. 3 ter della L. 12/2020, da tempo la FLC CGIL è impegnata su questo fronte per sollecitare il legislatore a porre rimedio all’iniqua norma, ricomprendendo anche gli EPR nella norma prevista nel Decreto milleproroghe per l’estensione dei termini necessari a maturare l’anzianità per la stabilizzazione dei C.1
La Legge 21 del 26 febbraio 2021, all’articolo 7bis, ha esteso la finestra temporale per maturare i requisiti secondo il D.lgs. 75/2017:
7 -bis. All’articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, sono apportate le seguenti modificazioni:
- al comma 1, lettera c), le parole: «31 dicembre 2020» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021»;
- al comma 2:
- all’alinea, le parole: «Nello stesso triennio 2018-2020, le amministrazioni,» sono sostituite dalle seguenti:
«Fino al 31 dicembre 2021, le amministrazioni»;
- alla lettera b), le parole: «31 dicembre 2020» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021»»;
- al comma 3, le parole: «, nel triennio 2018-2020,» sono sostituite dalle seguenti: «, fino al 31 dicembre 2021,».
La FLC CGIL ritiene sia urgente e indispensabile procedere e programmare la stabilizzazione secondo il D.lgs. 75/2017 e s.m.i. anche per le lavoratrici e i lavoratori che maturano i requisiti nei nuovi termini di legge e sostiene con forza l’emendamento n.33.7 (Verducci, Rampi) recentemente presentato in sede di conversione in legge del decreto-legge n.41 del 22 marzo 2021:
Dopo il comma 2, inserire i seguenti:
«2-bis. Al fine di portare a termine le procedure per il superamento del precariato ai sensi dell’articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, messe in atto dagli Enti Pubblici di Ricerca, il fondo di finanziamento di cui all’articolo 1, comma 668, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è incrementato di 30 milioni di euro a decorrere dal 2021.
2-ter. Ai maggiori oneri di cui al comma 2-bis, pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 548, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Il criterio per l’attribuzione delle risorse è il medesimo individuato dall’articolo 1, comma 670, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Al fondo non si applicano le ulteriori disposizioni di cui all’articolo 1, comma 671, della legge 27 dicembre 2017, n. 205».
Tale emendamento infatti sottolinea ancora una volta la volontà chiara del legislatore a chiudere la pagina vergognosa del precariato e toglie un ulteriore alibi agli Enti di Ricerca per procedere alla stabilizzazione.
La FLC CGIL si augura che tale emendamento, che fornirebbe immediatamente gli strumenti economici per procedere senza indugi alla stabilizzazione anche di chi matura i requisiti al 31/12/2021, venga sostenuto e approvato dalla più larga maggioranza possibile.
Alla luce di tutto ciò la FLC CGIL chiede al CNR di procedere senza ulteriori ritardi alla programmazione delle assunzioni di tutti gli aventi diritto.
La FLC CGIL intende, con spirito collaborativo e di dialogo, chiedere alla nuova presidenza l’avvio di un costruttivo confronto per programmare il completamento del percorso di stabilizzazione per tutti, riservandosi, ove tale dialogo si riveli infruttuoso, di inasprire la mobilitazione e la lotta, e intraprendere ogni azione, anche legale, che porti al riconoscimento dei diritti maturati da tutto il personale precario.
La FLC CGIL appartiene alle lavoratrici e ai lavoratori pertanto, chiunque degli aventi diritto alla stabilizzazione, compreso chi avrà maturato i requisiti alla data del 31 dicembre 2021, voglia unirsi alla iniziativa promossa dalla FLC CGIL per la richiesta di apertura del tavolo di confronto con l’amministrazione per completare le stabilizzazioni di tutti gli aventi diritto ai sensi del D.lgs 75/17 art. 20 C.1 e C.2 e s.m.i., può compilare il modulo di partecipazione al seguente link: https://forms.gle/b27MYJSwU8ZNjuB6A
La FLC CGIL, il sindacato di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori precari e non, non baratta la difesa dei diritti con la tessera sindacale, che è, e deve essere, una libera e consapevole scelta di ogni lavoratrice e lavoratore, tuttavia per chi volesse partecipare attivamente alla mobilitazione e rafforzare la FLC CGIL condividendo principi, strategia e obiettivi può liberamente tesserarsi, contattando i rappresentanti locali della FLC CGIL.