flc cgil

COMUNICATO SINDACALE: Difendiamo i Lavoratori delle sedi Albafor S.p.A.

DIFENDIAMO IL NOSTRO POSTO DI LAVORO !!!!
Le RSU Cgil Cisl Uil Unicobas riunite il giorno 16/01/2011 dalle ore 12:00 alle ore 14:00 negli Uffici di Direzione hanno condiviso e concordato le seguenti posizioni sulle questioni inerenti l’Azienda:
A)    Sugli stipendi non erogati
I lavoratori esprimono il totale dissenso sulle motivazioni che vengono utilizzate in modo ormai evidentemente pretestuoso per giustificare la mancata erogazione degli  stipendi per le ragioni che seguono:
–    I finanziamenti previsti sono stati confermati dalle determine; (notizia accolta con sollievo da tutti i lavoratori che hanno temuto fino all’ultimo ulteriori tagli dei corsi finanziati);
–    Il deficit non ha subito ulteriori incrementi da quanto evidenziato nel corso di questa fase anzi si dovrebbe prendere atto delle positive notizie in merito alle attività extraobbligo (SPAL, Romania, corsi a pagamento) e dei conseguenti introiti;
–    È stato fatto e presentato il famoso piano asseverato richiesto per garantire l’erogazione degli stipendi? Qual è la reale situazione debitoria nei confronti della banca?
Non stiamo parlando della stessa banca che sta supportando e pagando gli stipendi dell’Albalonga, società che versa in condizioni finanziarie ben peggiori dell’Albafor?
–    Ricordiamo che il puntuale pagamento degli stipendi del personale è requisito fondamentale all’accreditamento dell’Ente!!!

Tutto ciò autorizza e rende lecito il dubbio che il mancato pagamento degli stipendi sia lo strumento privilegiato per rendere auspicabili (e positivamente intese dai lavoratori esasperati) soluzioni estreme quali la 223!!
Inoltre sono molte le preoccupazioni per un debito che si teme più ampio rispetto a quello sempre dichiarato!!
B)    Sull’ipotesi di cassa integrazione ed applicazione della legge 223
I lavoratori intendono rispondere in modo univoco che tale intenzione sia totalmente da censurare e respingere per le ragioni che seguono:
–    Non sono state esplorate le  numerose alternative proposte dal sindacato regionale nel corso delle  trattative recentemente interrotte
–    Non ci sono stati segnali di alcun genere per avviare processi di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi aziendali (l’abbattimento dei superminimi è stato applicato solo nell’ultima mensilità pagata)
–    Non si è ancora avviato il processo di dismissione degli uffici di direzione ormai sempre più vuoti
–    Non sono stati riallineati i livelli alle funzioni effettivamente svolte
–    Non hanno soluzione evidenti inefficienze gestionali (si pensi alle mancate rendicontazioni di numerose azioni che se portate a termine nei tempi dovuti  consentirebbero introiti previsti che rischiano di tramutarsi in ulteriori deficit) ciò appare oltremodo sorprendente in un’azienda che ha un numero spropositato di amministrativi e di consulenti profumatamente pagati (ancora sotto contratto? e per fare cosa?);
–    Non ci sono comunicazioni da parte del management diverse dalla ormai trita e ritrita drammaticità in cui versa l’azienda, dove sono le ipotesi di razionalizzazione o, meglio ancora, quelle di sviluppo? Come vengono impegnate le risorse che a ciò dovrebbero essere preposte?
–    Quali certezze vengono offerte nel caso di applicazione della 223 della sua equità e trasparenza quando tuttora emergono chiari esempi di disparità, discrezionalità e mantenimento dei privilegi? Noi diciamo che non possiamo e non dobbiamo fidarci!
–    Il management che non è in grado di trasferire in modo autonomo i lavoratori da una sede all’altra dovrebbe applicare in modo “trasparente” la legge? noi crediamo sarebbe l’ennesima occasione per intervenire in modo iniquo sui lavoratori.
–    Infine una considerazione: su circa 200 dipendenti circa 20 sono in malattia prolungata, maternità, aspettativa…Attualmente  sono 180 i dipendenti che assicurano il servizio; siamo già sotto organico, se sono previsti  circa 50 messe in cassa integrazione, come potremo assicurare l’erogazione del servizio in 130? Questa è razionalizzazione? Oppure tutto ciò è un premeditato attentato alla sopravvivenza della nostra azienda?

I giochi politici, le incapacità gestionali, i mancati piani di sviluppo, le ritardate azioni nei confronti della banca, il doloso assenteismo presso le sedi istituzionali, NON POSSONO E NON DEVONO ESSERE PAGATI DAI LAVORATORI!!!

SIAMO STANCHI DI PAGARE PER LE RESPONSABILITA’ DI CHI C’ERA PRIMA E  DI CHI C’è ADESSO!
BASTA CON LA BIECA POLITICA!!!

Pertanto si invitano le OO.SS. regionali TUTTE a rigettare senza mediazione alcuna tali soluzioni e di indire una conferenza stampa aperta ai cittadini e agli esponenti della Regione, della Provincia e del Sindacato denunciando pubblicamente le inefficienze gestionali e le inadempienze contrattuali di cui i lavoratori sono vittime e di predisporre da subito azioni tese alla mobilitazione del personale.

Le RSU CGIL CISL UIL UNICOBAS  delle Sedi Albafor S.p.A.

Condividi

Leggi anche

Più forti, insieme

Prendi parte, iscriviti alla CGIL

Per restare aggiornati

La newsletter della Conoscenza

Torna in alto