“Per un assurdo tentennamento, il governo rischia un pasticcio con una penalizzazione del personale della scuola che sarebbe inaccettabile e contro la quale – avverte Sinopoli- ci mobiliteremo”.
“Vi è poi l’altra grave vessazione – continua il segretario generale- legata all’erogazione del TFR/TFS per i dipendenti pubblici: per poterlo anticipare, stando a quanto affermato da autorevoli esponenti del governo, si dovrà ricorrere ad un prestito bancario, con gli interessi parzialmente a carico dello Stato. Insomma per aver i propri soldi il lavoratore dovrà accendere un mutuo (un autentico paradosso), le cui modalità non potranno essere a costo zero per il lavoratore e per lo Stato. Possibile che si dimentichi che le liquidazioni sono un diritto maturato in decenni di lavoro ?”.
“Se a ciò aggiungiamo gli interventi regressivi in legge di bilancio, insufficienti per i settori dell’istruzione e della conoscenza, il blocco dell’indicizzazione delle pensioni che sarebbe dovuto scattare all’inizio di quest’anno e l’assenza di risorse sufficienti per i rinnovi dei contratti pubblici, risulta chiara l’assoluta disattenzione del governo a guida M5S-Lega rispetto al mondo del lavoro, dei lavoratori nel settore della formazione e dei pensionati.