Comunicato Stampa: Sanzione a Christian Raimo, la FLC CGIL per la libertà di espressione

Comunicato Stampa congiunto FLC CGIL Nazionale ed FLC CGIL Roma Lazio

L’ufficio scolastico regionale del Lazio ha comminato, con inedita solerzia e rapidità,  al prof. Christian Raimo la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per tre mesi con dimezzamento dello stipendio, per aver espresso critiche alle politiche del Ministro dell’Istruzione Valditara.  

La decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale non è giustificata, ad avviso della FLC CGIL e  della FLC CGIL Roma Lazio, da reali violazioni disciplinari, ma sottende l’obiettivo di instaurare un clima di controllo e intimidazione verso tutto il personale scolastico, utilizzando in modo strumentale il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Invece di tutelare l’integrità della professione, tale codice viene sfruttato per reprimere e soffocare il libero dibattito, riducendo gli insegnanti a esecutori di una linea ministeriale priva di spazio per l’esercizio della piena cittadinanza. 

Troviamo questo atto di una gravità inaudita poiché Raimo ha espresso le proprie valutazioni e idee in occasione di una manifestazione politica e non certo a scuola o durante il servizio. Per la FLC CGIL e la FLC CGIL Roma e Lazio questo atto è null’altro che una censura politica mascherata da sanzione disciplinare e prefigura una limitazione della libertà di espressione, garantita a tutti i cittadini nel nostro paese dalla Costituzione, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa.  Riteniamo inaccettabile che si tenti di minare il diritto di critica e di dissuadere i docenti e tutto il personale  dall’esprimere liberamente il proprio pensiero. Questa azione rappresenta un grave segnale a tutta la comunità educante, indirizzando un monito inquietante: ogni voce dissenziente sarà punita.

La FLC CGIL, oltre a esprimere piena solidarietà al prof. Raimo, attuerà tutte le azioni di tutela legale e sindacale per impugnare tale provvedimento e invita tutto il personale a partecipare alle iniziative che saranno messe in campo a difesa della libertà di espressione.

Adesso censurateci tutti e tutte!

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