In seguito alla pubblicazione del Protocollo del Dipartimento della Funzione Pubblica, il Ministero dell’Istruzione ha ottenuto dal CTS parere favorevole sulla possibilità di adottare per le prove del concorso straordinario, che si terranno dal 15 febbraio, il medesimo protocollo adottato durante le prove di ottobre e novembre. Il CTS ritiene opportuno evitare gli spostamenti verso regioni a rischio alto. Avviso 230 dell’11 febbraio 2021.
Pertanto il Ministero comunica agli USR di procedere nel modo seguente:
- le sedi concorsuali che in aree classificate a livello di rischio alto (“zona rossa”) saranno mantenute per i candidati che vi risiedano.
- Dovranno essere ricollocati in diversa sede concorsuale – che si trovi in area non ad alto rischio della stessa regione – i candidati che provengano da zone con livello di rischio alto, provvedendo alla pubblicazione del nuovo abbinamento candidato/aula.
- I candidati che si sposteranno dalle aree classificate a livello di rischio alto (“zone rosse”) verso altra sede concorsuale e quelli che svolgeranno la prova presso sedi collocate nelle “zone rosse” presenteranno, all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale, un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove.
- Gli altri candidati presenteranno l’autodichiarazione scaricabile sul sito ministero.
Le indicazioni che si sono susseguite in questi giorni sono state spesso fuorvianti e contraddittorie, ribadiamo la nostra valutazione sulla scelta erronea di procedere con questo concorso in piena pandemia e ribadiamo la necessità di riprendere in mano un ragionamento più ampio sul reclutamento. Senza scelte coraggiose sul reclutamento migliaia di cattedre resteranno scoperte e vedremo un nuovo settembre nero per la scuola italiana.