Confronto su criteri di definizione fasce di complessità delle istituzioni scolastiche

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Si è svolto nella mattinata del 26 ottobre il confronto in videoconferenza tra le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica e il Dipartimento del sistema educativo di Istruzione e Formazione, rappresentato dal dott. Filippo Serra, per la definizione dei criteri nazionali da utilizzare per la graduazione delle posizioni dirigenziali.

Si tratta di un’operazione che, com’è noto, il CCNL Area Istruzione e Ricerca prevedeva di avviare già a partire dall’anno scolastico 2019/2020 e che non è stata resa finora possibile a causa delle complesse problematiche che hanno riguardato il Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici (FUN).

La riunione è stata preceduta dall’invio ai sindacati di un’ipotesi di tabella di ripartizione delle singole voci degli indicatori di complessità previsti dal CCNL Area V (relativi alle dimensioni, alla complessità e alle caratteristiche del contesto territoriale e sociale delle scuole) e dei relativi punteggi assegnati a ciascuna voce.

Come FLC CGIL abbiamo chiesto preliminarmente che si concretizzi con la firma di un’Intesa lo slittamento della decorrenza della contrattazione integrativa nazionale sulla retribuzione di posizione e risultato dall’a.s. 2019/2020 all’a.s.  2022/2023 in cui le nuove fasce potranno essere applicate e che, conseguentemente, siano stanziate le risorse necessarie a incrementare il FUN per la copertura dei costi delle annualità 2020/2021 e 2021/2022, attualmente non definiti proprio per l’incapienza del Fondo.

Per questo abbiamo ribadito la richiesta di costituire l’anagrafe nazionale delle posizioni dirigenziali, per poter conoscere nell’immediato  i dati relativi al numero di dirigenti scolastici e dei reggenti in servizio nelle scuole appartenenti alle diverse fasce di complessità presenti in ciascuna regione nelle due annualità ancora da definire.

In merito alle singole voci della tabella abbiamo inoltre sottolineato la necessità che, nell’attribuzione dei punteggi, si tenga conto dei livelli di complessità effettiva connessa alla gestione delle scuole e si verifichi l’impatto che l’applicazione di nuovi parametri potrà avere sulle situazioni estremamente variegate esistenti sul territorio nazionale.

Abbiamo infine riaffermato come per la FLC CGIL resti centrale il tema delle risorse necessarie al rinnovo del CCNL dell’Area V Istruzione e Ricerca, sottolineando come l’operazione dell’armonizzazione delle fasce di complessità a livello nazionale non possa essere disgiunta da quella dell’armonizzazione delle retribuzioni, al fine di garantire mantenimento e incremento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici, senza alcun rischio di restituzione in nessuna regione.

L’incontro è stato aggiornato a mercoledì 3 novembre per un esame più approfondito delle singole voci della tabella.

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