Al termine dell’incontro sullo schema di decreto ministeriale relativo alla trasformazione dei posti di II fascia in cattedre di I fascia (vedi notizia correlata), i rappresentanti del Ministero dell’Università e della Ricerca hanno svolto una breve informativa su vari argomenti. In particolare
- dopo un serrato confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dovrebbe concludersi positivamente la vicenda dell’applicazione dell’art. 6 del CCNI del 12 luglio 2011 che ha creato un forte contenzioso presso l’Accademia di belle arti di Firenze. A tal fine il MUR ha inviato una richiesta di parere alla Ragioneria Generale dello Stato
- continua il confronto tra MIUR e MEF sul rispetto nelle contrattazioni integrative di sede, dei limiti di spesa delle risorse del fondo di istituto 2016 (art. 23 comma 2 del D. Lgs. 75/17). Come è noto la questione riguarda se le risorse del bilancio utilizzate per la didattica aggiuntiva debbano essere contemplate oppure no nel calcolo di tale limite. Come è noto per il MUR tutte le risorse di provenienza non contrattuale devono essere considerate extratetto. La FLC CGIL condivide questa interpretazione del Ministero anche alla luce del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, che tra i punti qualificanti prevede proprio il superamento del tetto di spesa 2016 per la contrattazione integrativa
- è stata attivata la procedura per l’adozione dell’atto di indirizzo finalizzato all’apertura, presso l’ARAN, della sequenza contrattuale che definirà i trattamenti economici e profili degli accompagnatori al pianoforte, accompagnatori al clavicembalo e dei tecnici di laboratorio. Ricordiamo che con decreto del Ministro dell’università e della ricerca saranno definiti i requisiti, i titoli e le procedure concorsuali per le assunzioni
- i bandi per la costituzione di nuove graduatorie nazionali ad esaurimento previste dall’art. 3-quater, comma 3, Decreto Legge 1/2020 (cosiddetta 205bis), saranno emanati successivamente alla definitiva adozione del decreto ministeriale sulla trasformazione dei posti di II fascia in cattedre di I fascia
- entro aprile sarà inviata dal MUR al MEF e al Ministero per la Pubblica amministrazione la richiesta di autorizzazione alle assunzioni per l’anno accademico 2021/22. Secondo le proiezioni della FLC CGIL dovrebbero essere assunti almeno 377 docenti.
- sarà a breve emanata la consueta nota ministeriale sugli organici 2021/22. La nota chiarirà le diverse tipologie di blocco di cattedre. Inoltre nel caso di richiesta di conversione sarà onere delle istituzioni indicare le motivazioni oggettive a supporto. La FLC CGIL ha segnalato la necessità di salvaguardare, da un lato, le legittime aspettative di stabilizzazione dei docenti che sono inseriti nelle graduatorie nazionali ad esaurimento e, dall’altro, le cattedre uniche presenti nelle istituzioni
- è in dirittura d’arrivo il DPCM sugli organici delle istituzioni coinvolte nel processo di statizzazione. A breve saranno convocati l’anci e l’upi e, a seguire, le organizzazioni sindacali del settore
- è stata preannunciata una convocazione per la prosecuzione della discussione del contratto integrativo nazionale su salute e sicurezza.
La FLC CGIL ha chiesto di conoscere i dati della ricognizione degli affidamenti e degli incarichi di collaborazione non rientranti nelle dotazioni organiche del personale docente. Come è noto tale ricognizione rientra negli adempimenti propedeutici all’ampliamento degli organici prevista dalla legge di bilancio 2021 (legge 178/20). Si tratta di un passaggio molto delicato che richiede la massima trasparenza da parte del MUR e di tutte le istituzioni al fine di prevenire contenziosi che risulterebbero particolarmente deleteri per la realizzazione dell’obiettivo previsto dalla Legge 178/20.
Riguardo al personale TA, abbiamo sottolineato come l’incremento delle dotazioni organiche, dovrebbe essere preceduto da un’indagine che parta dal censimento di processi, dalla mappatura di conoscenze e competenze delle persone già dentro l’amministrazione di ciascuna istituzione, alfine di mettere in evidenza bisogni non generici. Bisogni che devono riguardare, quindi, non solo le quantità dei posti, ma anche le competenze e le conoscenze necessarie a perseguire efficacemente la missione di ciascun istituto.
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