Il 15 marzo 2021 è il termine massimo per presentare la domanda di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale oppure, viceversa, per richiedere esplicitamente il rientro a tempo pieno, se in part-time.
Tale scadenza riguarda il personale docente, educativo ed ATA con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Dalla presentazione della domanda sono esclusi i lavoratori che andranno ad instaurare un nuovo rapporto di lavoro, per i quali sarà possibile l’attivazione del part-time anche al momento della sottoscrizione del contratto individuale.
Le domande vanno indirizzate al dirigente scolastico per la successiva trasmissione via PEC agli Uffici Scolastici territorialmente competenti.
Il contratto di part-time è di durata minima biennale e, in assenza di diversa comunicazione, si intende prorogato di anno in anno, disposizione comunque da verificare sul sito dell’UST di destinazione. Eventuali richieste di rientro anticipato a tempo pieno, possono essere accolte solo in presenza di motivate esigenze ed anche in relazione alla situazione complessiva degli organici.
Chi è già in regime di part time e intende modificare l’orario di servizio, deve presentare apposita richiesta entro la medesima scadenza. Da parte dell’UST seguirà la pubblicazione dell’elenco degli autorizzati.
Nel modello va indicata la modalità di richiesta e cioè:
- part-time orizzontale (con articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi)
- part-time verticale (con articolazione della prestazione su alcuni giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell’anno; per il solo personale ATA in misura tale da rispettare la media della durata del lavoro settimanale prevista per il tempo parziale nell’arco temporale preso in considerazione e cioè settimana, mese o anno)
- part-time misto (con articolazione della prestazione risultante dalla combinazione delle due precedenti modalità)
nonché la durata della prestazione lavorativa che non può essere inferiore al 50% di quella a tempo pieno. Per i docenti della scuola secondaria di I e di II grado va garantita l’unicità dell’insegnamento, nel rispetto del numero di ore come previsto dal piano degli ordinamenti.
I modelli da compilare sono allegati alla comunicazione degli Uffici Scolastici territorialmente competenti, cui occorre fare specifico riferimento.
La normativa vigente è: il CCNL 29 novembre 2007, articoli 39 e 58 confermati anche nel CCNL Istruzione e ricerca firmato il 19 aprile 2018, il Decreto legislativo 81/15 e, in via permanente, la OM 55/1998.