Elezioni 2018: i diritti del personale scolastico nelle scuole

In vista delle elezioni del 4 marzo le attività scolastiche saranno sospese in tutte quelle scuole adibite a seggio elettorale, da venerdì pomeriggio fino a martedì compreso. Un record storico come riporta Italia Oggi del 27/02/2018:

Si prospetta pertanto una chiusura delle scuole e una sospensione delle attività didattiche talmente lunga che a memoria, se riferita a tornate elettorali le cui operazioni di voto e di scrutinio si iniziavano e si concludevano in due sole giornate compresa quella delle votazioni, non ha precedenti.

Personale a mezzo servizio, o meglio, il personale potrà decidere in libertà se presenziare o meno durante i giorni della tornata elettorale, questa una delle principali conseguenze sulla didattica.

Nelle scuole chiuse per la consultazione elettorale del 4 marzo, siano esse sedi centrali o solo plessi, sezioni staccate o succursali, tutte le attività saranno sospese e nessuno, dirigente, docenti e personale ATA compreso, sarà tenuto a prestare servizio o a recuperare le ore di servizio non svolte nel turno pomeridiano del venerdì 2 marzo.

Al personale impegnato nell’attività elettorale saranno riconosciuti una serie di diritti:

Ai dipendenti scolastici, sia di ruolo che non di ruolo, impegnati a svolgere la funzione di presidente, di scrutatore o di rappresentante di lista o in altre operazioni elettorali quali ad esempio la vigilanza, è riconosciuto il diritto di assentarsi dal prestare servizio scolastico per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio. Le assenze sono comunque considerate quale attività lavorativa valida sia agli effetti giuridici che a quelli economici e pensionistici.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare l’approfondimento  sul sito FLC CGIL.

Qui il file originale dell’articolo.

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