ETUCE, la federazione che rappresenta 127 sindacati dell’istruzione e 11 milioni di insegnanti in 51 paesi europei, attraverso la campagna di comunicazione sindacale Together in the Union, rilancia il caso di studio italiano realizzato negli ultimi anni dalla FLC CGIL sui Ricercatori Precari delle Università, sulle forme di organizzazione e di coinvolgimento sindacale e sulla ricerca e la campagna ‘Ricercatori determinati’.
I ricercatori precari rappresentano oltre il 55% della popolazione accademica e da molti anni il sistema di reclutamento universitario, per precise volontà politiche, non riesce a rendere stabile e produttivo il proprio corpo docente, con la gravissima conseguenza di un invecchiamento generalizzato e l’aggravante di una materiale discriminazione delle donne, la maggioranza delle quali ha contratti di tipo COCOCO o a prestazione autonoma.
Il rilancio della notizia avviene all’interno di TOGETHER IN THE UNION, #forqualityeducation, la campagna di comunicazione di ETUCE, l’organizzazione europea dei sindacati della conoscenza, che ha lo scopo di diffondere in tutti i paesi d’Europa le esperienze sindacali più avanzate, quelle che stanno permettendo in questi anni di guidare la trasformazione del sindacato che si rinnova per affrontare le sfide della crisi e di un mercato del lavoro completamente differente.
TOGETHER IN THE UNION nasce da un progetto finanziato dalla Commissione Europea, Your Turn: Teachers for Trade Union Renewal, guidato da ETUCE, con la partecipazione dei più grandi sindacati di Germania, Spagna, Gran Bretagna, Polonia, Olanda, Estonia e Italia. La FLC CGIL, da anni presente e attiva nei contesti sindacali internazionali, ha fatto parte del gruppo di direzione (Advisory Group) del progetto Your turn!
Molteplici sono le iniziative incluse nella campagna, realizzate da diversi sindacati federati a ETUCE. Ricordiamo, tra le altre, EGITIM SEN, nella difficilissima situazione della Turchia, ha effettuato una campagna di incontri nelle scuole, per fermare le proposte legislative antidemocratiche del Governo e preparare i decenti alle azioni necessarie; in Kossovo, UESCK-SBASHK ha in atto una campagna per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per la fornitura ai docenti di nuovi strumenti didattici; UCU, in Inghilterra, ha organizzato ‘Transforming UCU’, un programma di coinvolgimento organizzativo per affrontare meglio la contrattazione collettiva.
A partire dalla piattaforma Ricercatori Determinati prosegue l’impegno della FLC CGIL per rilanciare l’Università e la Ricerca pubblica: sono necessarie azioni a livello nazionale e comunitario per interventi immediati finalizzati ad aumentare i finanziamenti ordinari delle università, stabilizzare i precari e permettere nuovo reclutamento e un reale diritto allo studio.
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