Il 2 luglio 2014, il Presidente Zingaretti e l’Assessore Smeriglio hanno presentato, presso l’ente di formazione CIOFS, via Ginori, i contenuti della nuova legge regionale in materia di formazione professionale.
Emblematico il luogo dell’evento. Gli enti datoriali di ispirazione religiosa hanno elaborato da tempo una proposta di legge che, oggi, la Giunta Regionale ha fatto sostanzialmente propria, come dimostra la scelta della sede di uno degli enti proponenti per la presentazione dei contenuti.
Le organizzazioni sindacali sono state invece coinvolte con la richiesta di formulazione di un parere su un testo stringato, contenente poche affermazioni di principio, solo il 27 giugno, con appena qualche giorno di anticipo rispetto all’odierna presentazione dei contenuti del nuovo testo di legge. Un parere, a questo punto, puramente formale.
Il risultato, non è difficile prevederlo, sarà un provvedimento unilaterale, sbilanciato sulle convenienze degli enti datoriali, clericale. Manca qualsiasi apporto del polo pubblico e laico, manca il punto di vista dei lavoratori, manca una visione sistemica di raccordo organico con il resto del sistema formativo, manca, infine, il riferimento al contratto collettivo nazionale di lavoro, unico argine verso l’ulteriore precarizzazione del comparto.
Nessuna Giunta Regionale si era mai sbilanciata in modo tanto evidente verso ragioni di parte, segnando una così forte distanza dal mondo del lavoro.
Le Segreterie Regionali di
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