È stato pubblicato il Decreto Ministeriale 92 dell’8 febbraio 2019 che regolamenta il IV ciclo del TFA sostegno. Questo decreto modifica alcune parti del regolamento definito con il Decreto ministeriale del 30 settembre 2011 che resta comunque ancora valido per le restanti parti.
Numero e distribuzione dei posti nei diversi atenei saranno resi noti con un successivo decreto.
Le prove si svolgeranno il 15 aprile (di mattina per la Scuola dell’infanzia e di pomeriggio per la Scuola primaria) e il 16 aprile (di mattina per la Scuola Secondaria di I grado e di pomeriggio per la Scuola secondaria di II grado).
I requisiti di accesso per la scuola primaria e dell’infanzia sono la laurea in Scienze della formazione primaria e il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 (compresa anche la sperimentazione ad indirizzo psicopedagogico e quella ad indirizzo linguistico).
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado i requisiti sono l’abilitazione all’insegnamento, oppure la laurea prevista per l’accesso alla classe di concorso più i 24 CFU nelle discipline socio-psico-antropologiche e metodologie e tecnologie didattiche. In via transitoria, è consentita la partecipazione a chi possiede, oltre al titolo di accesso valido per la classe di concorso, tre anni di servizio nelle ultime otto annualità. Fino al 2024/2025 sarà possibile partecipare alle selezioni con il diploma che dà accesso al profilo di ITP.
La prova di accesso è predisposta da ciascuna università e si articola in:
- un test preliminare;
- una o più prove scritte ovvero pratiche;
- una prova orale.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
Se i posti messi a bando presso un ateneo saranno superiori rispetto ai candidati collocati in posizione utile sarà possibile integrare le graduatorie con candidati che hanno partecipato alle prove presso altri atenei e non sono rientrati per carenza di posti. Chiaramente la misura riguarderà solo coloro che ne faranno richiesta.
Come FLC CGIL accogliamo con favore l’avvio del percorso di formazione per il sostegno, vista la forte carenza di docenti specializzati. Positivo anche il fatto che il Ministero dell’Istruzione abbia recepito le osservazioni del CSPI in merito ai requisiti di accesso, con particolare riferimento ai docenti non abilitati con tre anni di servizio. Nutriamo invece forti perplessità sui costi del TFA, che come nei precedenti cicli potrebbero raggiungere cifre molto esose e riteniamo che il contingente di posti di autorizzati dovrebbe andare ben oltre i 14.000 posti annunciati dal Ministro Bussetti.
Per chiarire i tanti dubbi sui requisiti per accedere, i corsi, la selezione e le modalità di svolgimento pubblichiamo una GUIDA utile a orientare i docenti interessati.
ABBASSIAMO I COSTI DEL TFA DI SOSTEGNO: LA FORMAZIONE DEVE ESSERE GARANTITA DALLO STATO. Firma qui la petizione!
La FLC Cgil, Adi e Link lanciano una petizione rivolta al MIUR, alla CRUI, al mondo accademico, alla scuola, alle famiglie e alle associazioni dei genitori di studenti con disabilità affinché si abbassino i costi del TFA dando la possibilità di accesso alla specializzazione senza che questo divenga un modo per speculare sulla pelle di precari, studenti e alunni.
Allegato
- decreto ministeriale 92 dell 8 febbraio 2019 percorsi di specializzazione per il sostegno
- scheda flc cgil specializzazione sostegno titoli accesso organizzazione corsi
Fonte: FLC CGIL