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INFORMATIVA SUCCESSIVA SUGLI INCARICHI DI REGGENZA: L’AMMINISTRAZIONE NON RISPETTA NEMMENO I CRITERI STABILITI UNILATERALMENTE

Nel pomeriggio del 16 settembre 2013, a seguito di precisa richiesta della FLC CGIL, l’USR del Lazio ha fornito alle Organizzazioni Sindacali rappresentative della dirigenza scolastica l’informativa successiva su criteri e modalità seguito nel conferimento degli incarichi di reggenza per l’a.s. 2013-2014. L’informativa, preventiva e successiva, su tale materia è prevista dall’art. 5 del CCNL 02/05 come integrato dall’art. 3 del CCNL 06/09; l’USR aveva saltato l’informativa preventiva e solo dopo le nostre sollecitazioni ha fornito quella successiva.

Questi i dati di sintesi forniti dall’Amministrazione: presentate 188 domande di richiesta di reggenza, conferiti 123 incarichi di reggenza, presentati 5 reclami. L’Amministrazione ha tenuto a precisare che , pur trattandosi di incarichi fiduciari, ha confermato la reggenza allo stesso dirigente dell’anno precedente e che ha  rispettato il criterio della viciniorietà e all’occorrenza quello dello stesso ordine e grado.

Come FLC CGIL, pur prendendo atto della eccessiva ristrettezza di tempi in cui ha agito l’Ufficio, abbiamo chiesto chiarimenti su 3 casi emblematici: 1) come mai non è stata confermata la reggenza ad un DS che aveva ricoperto tale incarico nella stessa scuola nell’a.s. precedente e che nei 4 anni precedenti aveva diretto tale scuola prima che divenisse sottodimensionata; 2) come mai è stata affidata una reggenza a Nettuno ad un DS che presta servizio a Roma; 3) come mai ad un DS che dirige un Istituto complesso come quello agrario è stata affidata anche la reggenza di un Istituto Comprensivo.

L’Amministrazione non è stata in grado di fornire alcuna risposta accettabile salvo il trincerarsi dietro il potere discrezionale del Direttore Generale nell’affidare le reggenze. Come FLC CGIL abbiamo ribadito che se il Direttore Generale non rispetta quegli stessi criteri che ha stabilito unilateralmente e che ha reso pubblici agli interessati con nota prot. 23544 del 27 agosto 2013 passa dal potere discrezionale all’arbitrio e non rispetta quei principi basilari per la pubblica amministrazione: buon funzionamento; trasparenza; parità di trattamento per tutti; atti amministrativi adeguatamente motivati.

Non è il numero di ricorsi che può essere assunto ad indicatore della bontà delle decisioni: spesso i DS preferiscono rassegnarsi e accettare le decisioni dell’Amministrazione non andando nel contenzioso. E’ il caso di sottolineare poi che a nessuno dei 5 reclami ufficialmente pervenuti è stata data , fino al 16 settembre, risposta scritta.

Noi riteniamo che la trasparenza, il rispetto dei criteri stabiliti e la motivazione adeguata degli atti siano garanzia dell’azione dell’amministrazione e dei diritti di tutti gli interessati.

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