Durante la pandemia, il lavoro da remoto ha permesso alle università di restare “aperte”: le lavoratrici e i lavoratori sono stati protagonisti di grandi innovazioni nel processo lavorativo.
È andato tutto bene? Tutto ha funzionato perfettamente? Quali i limiti, le difficoltà, gli ostacoli? L’inchiesta proposta da FLC CGIL vuole verificare cosa è successo, cosa ha funzionato, dove bisogna migliorare.
In controtendenza rispetto alle sicurezze di chi ha emanato norme che corrono il rischio di non valorizzare i processi di innovazione, comunque necessari all’intera pubblica amministrazione, vogliamo tentare di costruire una nostra idea, partecipata e condivisa, a partire dalla conoscenza di ciò che avviene ed è avvenuto nei nostri posti di lavoro.
Il questionario che vi proponiamo, preparato assieme a ricercatori che indagano da tempo il lavoro da remoto, il lavoro agile, il telelavoro, ci consentirà di avere uno strumento di conoscenza necessario per migliorare la nostra idea e la nostra piattaforma rivendicativa su queste materie.
È necessario che le nostre proposte sui tavoli di contrattazioni abbiano gambe solide e questo per noi può essere lo strumento adatto, non pregiudizio ma conoscenza, non decisioni calate dall’alto ma partecipazione.
Vi chiediamo 15 minuti del vostro tempo per la compilazione del questionario legato all’inchiesta sul lavoro da remoto nelle università, su quello che è successo e su quello che succederà.