Il MUR ha provveduto alla nomina di tre componenti del CdA del CNR, in sostituzione dei componenti (Prof. Frosini, Prof. Melazzini e Prof. Tesi) il cui mandato, scaduto da tempo, era in regime di “prorogatio”. I nuovi consiglieri sono: il Prof. Patrizio Bianchi, designato dalla Conferenza Stato Regioni, l’Avv. Gabriele Fava, designato da Confindustria e il Prof. Lucio D’Alessandro, designato dalla CRUI.
Con il dr. Nicola Fantini, rappresentante eletto dal personale del CNR, formano i 4/5 del nuovo CdA che, tra i suoi componenti, dovrà eleggere il vicepresidente del CNR. A tal fine, il Presidente Inguscio ha convocato il CdA per il 13 febbraio alle ore 11 con in o.d.g. la nomina del vicepresidente del CNR.
Per completare il rinnovo del vertice del CNR auspichiamo che, come da più parti sollecitato, il MUR nomini al più presto anche il nuovo Presidente.
La FLC CGIL pur esprimendo soddisfazione per il termine del lungo periodo di “prorogatio” del maggior organo di governo del principale Ente di Ricerca italiano e augurando buon lavoro al rinnovato CdA, non può non sottolineare la mancanza di un bilanciamento di genere tra le nomine.
La FLC CGIL resta ora in attesa che il MUR nomini velocemente anche il nuovo Presidente. Il 14 febbraio termina anche la “prorogatio” del mandato del prof. Inguscio e già da mesi, a seguito della procedura avviata dal MIUR a fine 2019, il Search Committee ha selezionato la cinquina di candidati da sottoporre al Ministro per la designazione del nuovo Presidente.
È infatti assolutamente necessario che il CNR, il maggior Ente di Ricerca pubblica possa affrontare, con un vertice autorevole e pienamente legittimato ad operare, questo periodo particolarmente critico, ma anche ricco di nuove prospettive, in cui si è finalmente presa coscienza del ruolo fondamentale della Ricerca pubblica per lo sviluppo del Paese.