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NO alla “buona scuola” di Renzi – La mobilitazione continua!! #oraesempreconoscenza

La Flc-Cgil di Roma e del Lazio a fianco della Mobilitazione degli studenti e delle studentesse del CSC

Il Governo, in modo arrogante e autoritario, ha imposto l’approvazione di una legge che accentua le disuguaglianze sociali e territoriali, demolisce ulteriormente la scuola pubblica, cancella diritti e libertà, non risolve il problema della precarietà per docenti e ATA e riduce gli spazi di democrazia e partecipazione. Molte norme contenute nella legge sono di dubbia costituzionalità e anche questo aspetto andrebbe attentamente valutato prima della promulgazione della legge.

Questo Governo è lontano anni luce dai problemi veri della scuola e non ha voluto aprire alcun confronto con le tante lavoratrici e lavoratori, studenti, famiglie, sindacati e associazioni che hanno presentato, con tantissime mobilitazioni, importanti e dettagliate proposte, dimostrando così di essere forza maggioritaria nel respingere i contenuti della legge.

Con questa legge si dà un colpo di grazia alla scuola di massa e si finisce per garantire un’istruzione di qualità solo ai figli dei ceti più ricchi, lasciando a tutti gli altri l’accesso ad un sapere minimale e un inserimento precoce nel mondo del lavoro, ammesso che quel lavoro ci sia.

La mobilitazione continuerà con tutti i mezzi possibili per contrastare l’applicazione di una legge che riporta indietro il sistema di istruzione del nostro Paese, negando giustizia sociale e democrazia.

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Il 9 luglio 2015 la Camera ha varato definitivamente la legge di riforma “La Buona Scuola” voluta dal Governo.

Schede di lettura

Un legge che, per la prima volta dal dopoguerra, rompe il nesso costituzionale tra istruzione e uguaglianza, istruzione e libertà di insegnamento, istruzione e democrazia. Una legge indifferente ai principi connettivi della Repubblica contenuti nella Costituzione e che anzi contiene molte norme di dubbia costituzionalità. Per non parlare dell’elevato numero di deleghe (nove) che il Governo ha chiesto al Parlamento su un’infinità di materie.

Con un ricatto è stata utilizzata l’immissione in ruolo dei precari per avere in cambio mano libera su terreni delicati e decisivi per garantire nelle scuole e nel Paese libertà e democrazia.

Una legge così, non solo è sbagliata ma non potrà affatto produrre quei benefici di cui la scuola ha bisogno e peggiorerà la qualità dell’istruzione.

La FLC CGIL proseguirà a dare battaglia e nelle schede allegate spiega punto per punto i motivi del suo NO.

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