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Nota sull’incontro del 21/5/2013 con Atp di Roma relativamente all’organico di diritto delle scuole secondarie di 1° grado

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L’Amministrazione, rappresentata  dal dr. Minichiello, dirigente dell’Uff. X dell’Atp di Roma, ha fornito alle OO.SS. l’informativa preventiva sull’organico di diritto per l’ordine delle scuole secondarie di 1° grado.

Per l’anno scolastico 2013/14 i posti attribuiti in organico di diritto (non considerando ancora il sostegno) per i docenti alle scuole medie di Roma e provincia sono 8.705, con un aumento di 12 posti rispetto all’anno precedente. Il numero dei posti attribuiti sull’organico di diritto per il sostegno verranno definiti successivamente. Rispetto all’anno precedente, le classi sono aumentate di 16 unità, passando da 5.047 nell’a.s. 2012/13 a 5.063 per il 2013/14, mentre il numero di alunni è sostanzialmente rimasto inalterato, passando da 111.563 dal 2012/13 a 111.943 per il 2013/14. La media alunni/classe è praticamente la stessa, cioè 22,10 per quest’anno e 22,11 per il 2013/14. Rimangono non attribuite perché residue n. 2.978 ore, che verranno assegnate in organico di adeguamento.

Dopo aver preso atto di tali dati, abbiamo fatto rilevare alcune disfunzioni soprattutto relativamente al sostegno, che, peraltro, avevamo già segnalato in precedenti incontri.

La modalità adottata dall’Amministrazione nell’attribuire in organico di diritto solo metà cattedra di sostegno sugli alunni non vedenti o non udenti sta provocando gravi disagi in quanto i docenti titolari su tali posti vengono a perdere la titolarità, e diventano soprannumerari in organico di diritto. Sono perciò costretti a fare domanda di trasferimento e ciò causa spesso l’impossibilità di mantenere la continuità didattica su quegli alunni.  Sono evidenti  le difficoltà che ciò comporta, per gli alunni, per le famiglie e per i docenti,  costretti a cambiare posto, tipo di insegnamento o scuola, in quanto la riassegnazione del posto in organico di adeguamento spesso non determina automaticamente il ritorno dello stesso docente.

E’ quanto mai urgente modificare e correggere  tale impostazione, per non rendere ancora più pesante il disagio di chi vive situazioni così problematiche. In questo senso, diventa sempre più pressante l’esigenza che le istituzioni scolastiche vengano dotate di un “organico funzionale”, non più definito in ragione di meri parametri numerici , bensì in ragione delle concrete esigenze didattiche delle realtà scolastiche, consentendo che si riesca quantomeno ad unificare organico di diritto con quello di fatto, anche al fine di evitare disfunzioni così evidenti.

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