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Passaggio di ruolo e pieno riconoscimento del servizio: successo del nostro ricorso

Passaggio di ruolo

Una docente entrata in ruolo a fine anni ’90 nella scuola primaria, nel 2014 ha effettuato passaggio di ruolo nella scuola secondaria di secondo grado. Nel 2019, la docente ha ottenuto la ricostruzione di carriera in qualità di docente di scuola secondaria ed ha constatato che gli anni di ruolo nella scuola primaria le erano stati computati ai fini della carriera soltanto in misura parziale, come da normativa nazionale vigente (art. 485, comma 2 del d.lgs 297/1994).

Il ben noto abbattimento imposto dalla norma sopra citata ha comportato una forte penalizzazione sul piano economico per la docente, dovuta appunto ad un inquadramento non corrispondente a quello derivante dalla completa valorizzazione del servizio di ruolo da lei svolto in qualità di docente di Scuola statale, con continuità, sin dal settembre 1998.

La nostra iscritta si è quindi rivolta all’Ufficio Legale Regionale della FLC CGIL Roma e Lazio che, con l’Avvocato Gianluca Magnani ha provveduto ad elaborare una ricostruzione carriera nella scuola secondaria con pieno computo del servizio nel precedente ruolo, a conteggiare le differenze retributive così derivanti ed a depositare, infine, ricorso al Giudice del Lavoro di Velletri al fine farle ottenere il pieno computo del servizio svolto nella primaria ai fini della carriera nella scuola secondaria.

Le motivazioni del suddetto ricorso sono state ricondotte, anzitutto, alla necessità di dare completa e definitiva attuazione a quel processo di “osmosi” tra i diversi ruoli del personale docente già oggetto di numerose aperture da parte della giurisprudenza di legittimità e di merito nonostante le resistenze del MIUR – quanto in particolare alla questione relativa al riconoscimento del servizio svolto nella scuola dell’infanzia ai fini della carriera nella scuola secondaria – nonché alla altrettanto pressante esigenza che non si verificasse, nel caso di specie, quella cd discriminazione alla rovescia tanto paventata dalla CGUE (v. sentenza Motter del 20 settembre 2018) e dalla stessa Cassazione, che scaturirebbe, appunto, dalla piana applicazione del cit. art. 485 comma 2 del d.lgs 297/1994 alla suddetta categoria di personale docente, in una cornice, come quella attuale, nell’ambito della quale il servizio pre ruolo viene oramai pacificamente computato per intero ai fini della carriera, sia pure nei limiti e con i requisiti stabiliti dalla stessa Cassazione con la oramai ben nota sentenza n. 31149/2019.

Ebbene, con la Sentenza n. 711/2021 del Tribunale di Velletri, la Giudice Raffaella Falcione ha accolto in pieno il ricorso della lavoratrice, stabilendo che:

  • Si accerta Il diritto della lavoratrice al riconoscimento integrale del servizio prestato qual docente in ruolo della scuola primaria;
  • Si condanna il MIUR, in persona del ministro p.t., a ricostruire la carriera della ricorrente collocandola nella corrispondente fascia stipendiale e a corrispondere in suo favore le differenze retributive derivanti dal mancato riconoscimento dell’intero servizio, all’atto del suo re-inquadramento come docente di scuola secondaria avvenuto con decorrenza 1 settembre 2015, pari a complessivi € 7.990,96, oltre interessi legali e l’eventuale maggior danno tra interessi e rivalutazione monetaria dal dì del dovuto al saldo.

Si tratta di un importante precedente giudiziale, che si inserisce nel contesto di altre numerose vittorie giudiziali ottenuto da questo Ufficio e dai nostri legali sul filone del pieno riconoscimento del servizio
prestato ai fini della ricostruzione di carriera.

Per chi è interessato ad avere informazioni e ottenere una valutazione della propria posizione di carriera è possibile consultare la sezione dedicata sul nostro sito, oppure scrivere alla mail: legale.flcgilromaelazio@gmail.com

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