L’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, dopo non aver consentito sulla base di speciose ragioni e di
incomprensibili veti,alla stipula con le OO.SS. di un contratto regionale per il diritto allo studio per l’anno
2013, ha emanato un atto unilaterale per la definizione dei criteri per i permessi per il diritto allo studio
per i lavoratori del comparto scuola del Lazio, nel quale ha deciso che i lavoratori iscritti ai corsi di Tirocinio
Formativo Attivo (tfa) non hanno diritto ad usufruire di permessi ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 395 del 23
agosto 1988 e dall’art. 146, comma 1 lettera g), del CCNL sottoscritto il 29 novembre 2007.
A differenza di quanto stabilito in altre Regioni italiane, come l’Emilia Romagna, nel Lazio, se dovesse
permanere questo indirizzo, chi frequenta i Tfa non avrà diritto a utilizzare i permessi che la legge mette a
disposizione dei lavoratori per migliorare la propria professionalità e le proprie competenze consentendo
la possibilità di assentarsi per 150 ore lavorative annue per favorire l’acquisizione dei titoli culturali e
professionali utili.
Si conferma quindi il giudizio estremamente negativo già espresso dalla Flc Cgil del Lazio ed anche dalle
altre OO.SS. sulla conduzione e sulle scelte del direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del
Lazio, che anche su tali materie non smentisce l’approccio assai penalizzante in quanto, come già in
altre occasioni, non considera i diritti dei lavoratori e cerca di restringerli e di coartarli in tutti i modi, con
motivazioni assai discutibili ed improprie. La richiesta di considerare chi frequenta i Tfa come possibili
fruitori dei permessi è stata una esplicita richiesta della Flc Cgil al tavolo di trattativa: l’aver disatteso
totalmente tale richiesta è la riprova della giustezza della posizione assunta di impossibilità di firmare un
contratto così penalizzante.
Assicuriamo comunque ai lavoratori il sostegno per la tutela legale in difesa del diritto ad usufruire dei
permessi.
