Posti vacanti DSGA: non basta il rinnovo dell’Intesa, assumere gli Assistenti amministrativi Facenti Funzione

Immissione in ruolo DSGA a seguito sentenza

Il Ministero ci ha informati che il numero totale dei posti vacanti da coprire sul profilo di DSGA è di 1.826, per effetto della legge di Bilancio 2021 che ha previsto, limitatamente all’a.s. 2021/2022, una modifica dei parametri sul dimensionamento delle scuole, per cui il numero di questi risulta più esteso.

L’Amministrazione, inoltre, ci ha rappresentato, ancora una volta, l’esigenza di risolvere la mancanza di copertura dei posti sul profilo di DSGA tramite il rinnovo dell’Intesa nazionale per dare una maggiore omogeneità alle regole da applicare, al posto di procedere con singole intese da sottoscrivere a livello locale.

La posizione della FLC CGIL

La FLC CGIL è intervenuta dichiarando di essere disponibile a trattare il rinnovo di un’intesa per assicurare omogeneità dei criteri e di regole nazionali per tutti, purché essa sia inserita in una più ampia intesa politica che si faccia carico di creare le condizioni per porre fine al problema dei Facenti funzione, ai quali si chiede da anni di accettare l’incarico per consentire la funzionalità delle scuole.

Per noi è inaccettabile disperdere la professionalità dei lavoratori che hanno da sempre e con grande senso di responsabilità sostituito il DSGA. Un impegno finora che è stato disatteso dalla politica. 

Per queste ragioni, la FLC CGIL occorre un preliminare passaggio politico per poi passare all’operatività dell’Intesa. Anche perché il  concorso non è riuscito a coprire tutti i posti liberi, dal momento che oggi una scuola su quattro è priva di questa figura apicale, che si deve occupare della gestione di tutti i servizi scolastici in supporto alla didattica.

Il Concorso Ordinario

L’Amministrazione, nell’illustrare il Decreto Interministeriale, ha sottolineato l’esigenza di dare continuità e regolarità alle procedure concorsuali per ovviare al problema legato alla mancata copertura dei posti.

Poi ha fatto riferimento ai recenti interventi normativi che hanno semplificato ed accelerato le procedure concorsuali per tutto il pubblico impiego.

I contenuti sono sostanzialmente identici a quelli della precedente procedura concorsuale, che è stata avviata tre anni fa, mentre le modalità di svolgimento prevedono l’esclusione della prova preselettiva computer-based e della prova teorico-pratica.

Il concorso è indetto su base regionale e viene bandito solo nelle regioni dove le graduatorie sono esaurite e ci sono posti vacanti. La vigenza delle graduatorie è biennale.

La prova scritta viene effettuata mediante il supporto di strumentazione informatica e consiste nella risoluzione di 60 quesiti con quattro opzioni di risposta.

La prova orale, che può essere svolta in videoconferenza, consiste in:

  • un colloquio sulle materie di esame;
  • una verifica della conoscenza degli strumenti informatici;
  • una verifica della conoscenza della lingua inglese.

I vincitori del concorso, assunti in ruolo, hanno il vincolo di permanenza, nella sede di prima assegnazione di titolarità, per un periodo non inferiore a quattro anni scolastici, oltre a quello dell’immissione in ruolo.

La posizione della FLC CGIL

In premessa, la FLC CGIL ha chiesto che, prima di bandire i concorsi ordinari, sia data priorità a quello riservato.

Nel merito delle prove concorsuali, abbiamo denunciato l’impostazione troppo nozionistica, a danno della conoscenza degli aspetti teorico-pratici, della legislazione scolastica e di quella di natura contrattuale, come il 297/94 e il Contratto Nazionale di Lavoro, indispensabili a governare gli aspetti gestionali ed amministrativi dei servizi scolastici. A queste materie va data la centralità.

C’è la necessità di approfondire e rafforzare maggiormente materie che riguardano il funzionamento della scuola e degli organi di governo della stessa.

Abbiamo anche segnalato la mancanza di una quota di riserva a favore degli interni sempre con laurea specifica e l’inopportunità della possibilità di affidare la funzione di presidente di Commissione esaminatrice anche a Dirigenti provenienti da amministrazioni diverse da quella scolastica.

Visti gli esiti e i ritardi del precedente concorso ordinario, che non hanno portato alla copertura di tutti i posti, sussiste l’esigenza di fare un ragionamento più analitico sui dati. A questo scopo, abbiamo ribadito la richiesta fatta a giugno di conoscere i dati dei posti scoperti di DSGA, le cui funzioni vengono svolte dagli Assistenti amministrativi e quanti di questi sono senza titolo specifico.

Il Ministero ha preso l’impegno a fornire i dati richiesti e a riportare a livello politico le richieste fatte durante l’incontro. Nei prossimi giorni sarà inviato anche il testo rivisto del DM del concorso riservato sulle progressioni dei Facenti funzione con il titolo di studio specifico, al fine di avviare un nuovo incontro dopo quello avvenuto a maggio.

Vi terremo aggiornati.

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