Lunedì 3 aprile 2023 si è svolto, presso la sede Fondazione IIT di Roma, il primo incontro nazionale fra una delegazione dell’azienda e le organizzazioni sindacali, nella prospettiva di valutare la possibilità di cominciare un negoziato volto alla stipula di un Contratto Collettivo Aziendale applicato per il personale dipendente. Per la Fondazione IIT erano presenti il Direttore scientifico, il Direttore generale, il Responsabile del personale e delle relazioni sindacali, il Professor Pietro Ichino. Per le organizzazioni sindacali erano presenti delegazioni nazionali di FIR CISL, UIL Ricerca, USB con un rappresentante dei dipendenti. Per la FLC CGIL erano presenti il Segretario nazionale Pino di Lullo, responsabile ricerca e università, il responsabile IIT per la FLC CGIL, Stefano Boero ed un rappresentante dei dipendenti, Giacomo Pruzzo.
L’incontro è cominciato con una premessa da parte della Fondazione volta a chiarire il carattere preliminare della riunione, avente lo scopo di valutare le condizioni per la definizione del percorso negoziale. La FLC CGIL ha manifestato la piena disponibilità per la negoziazione del contratto aziendale proponendo come riferimento il contratto applicato al personale degli enti pubblici di ricerca, pur dovendo necessariamente tenere conto della natura privatistica dell’IIT e del regolamento attualmente in essere. Nella discussione è stato ricordato il percorso di mobilitazione che ha intrapreso il personale per arrivare a questo incontro ed è stata più volte ribadita la necessità di avere a disposizione la documentazione relativa all’inquadramento del personale, a partire dalle griglie retributive. È stata inoltre avanzata la proposta di una calendarizzazione degli incontri al fine di avere tempi certi e brevi della trattativa e si è inoltre discusso sull’opportunità di spostare la sede delle trattative nella sede di Genova, con la possibilità di svolgere le riunioni in modalità mista, in presenza e online. Si è discusso inoltre sulla necessità di definire con chiarezza la composizione della delegazione sindacale trattante, con la presenza o meno di una specifica delegazione dei sei rappresentanti eletti dai lavoratori dell’IIT. A riguardo la FLC CGIL, prendendo atto della contrarietà di alcune organizzazioni sindacali alla presenza di una specifica delegazione del personale dell’IIT, al fine di avviare comunque la negoziazione, ha proposto che le delegazioni delle organizzazioni sindacali fossero portate da un massimo di tre a cinque componenti, in modo da consentire comunque la partecipazione alle riunioni di tutti e sei i rappresentanti eletti del personale. La FLC CGIL ha inoltre ricordato che, come previsto dal proprio statuto, subordinerà in ogni caso la propria firma al contratto alla consultazione con i lavoratori interessati.
Il Direttore generale ha richiamato l’importanza e le peculiarità dell’IIT, rilevando come alcuni CCNL esaminati non siano compatibili con le esigenze funzionali dell’IIT. Ha ribadito comunque la volontà della Fondazione di addivenire ad una disciplina contrattuale a partire dal regolamento interno e la volontà del Comitato Esecutivo di andare avanti in tal senso. La Fondazione ha quindi proposto uno schema di contratto per titoli da riempire entro il 21 aprile come base di discussione per un prossimo incontro da svolgersi a Roma il 9 o l’11 maggio.
Il nostro commento
La FLC CGIL valuta positivamente questo primo passaggio e questa interlocuzione con la Fondazione e il clima propositivo con cui si è tenuto l’incontro.
Grazie alla mobilitazione del personale ed alla determinazione dei rappresentanti dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali presenti in azienda si è giunti finalmente, dopo più di due anni di incessanti iniziative, ad un possibile punto di svolta. Come FLC CGIL forniremo una comunicazione costante al personale in tutto il percorso di confronto e ci sentiamo impegnati a costruire le nostre proposte insieme ai nostri iscritti e al personale al fine di ottenere un buon contratto aziendale, che sappia positivamente rappresentare le professionalità presenti e che dia trasparenza e certezze rispetto alla valorizzazione del personale e ai percorsi di carriera.