Venerdì prossimo dalle 10.30 in poi un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione organizzato dalla FLC CGIL. Dirigenti, DSGA e anche docenti, personale ATA, famiglie e studenti perché la scuola appartiene a tutti noi.
La scuola vuole vivere e non sopravvivere. La scuola non è un costo, è un’opportunità per le persone e per il paese. La scuola ha subito tagli su tagli e ora non ne può più.
Basta poco per rilanciare la scuola e metterla in condizione di riprendersi. È quanto diremo venerdì 11 maggio a cominciare dalle 10.30 davanti al MIUR a Roma in Viale Trastevere.
Ci saranno dirigenti scolastici e direttori amministrativi che non ce la fanno più a far quadrare bilanci vuoti. La tragica attualità del momento (soprannumerari per effetto del dimensionamento e spending review) richiama la presenza al presidio delle altre figure professionali della scuola: gli assistenti amministrativi che non ne possono più di molestie burocratiche e carichi di lavoro ingestibili, gliassistenti tecnici che non ne possono più di laboratori obsoleti o inesistenti, i collaboratori scolastici che non ne possono più di dividersi tra pulizie, assistenza ai disabili, accoglienza, idocenti che non ne possono più di aule affollate, di collette per l’offerta formativa, di non sapere dove sarà la loro scuola… Ci aspettiamo anche le famiglie e gli studenti anch’essi vittime di questa situazione.
“Il Governo sta per varare nuovi tagli sulla scuola – denuncia Domenico Pantaleo in un comunicato. Questa volta l’affondo sarebbe sulle spese di funzionamento e delle segreterie che verrebbero gestite ‘a mezzo’ tra più istituti. Il risparmio annunciato sarebbe di circa un miliardo di euro. È una strada sbagliata. Nella scuola non c’è più niente da risparmiare”. C’è semmai da combattere davvero sprechi e disfunzioni e creare le condizioni per un migliore funzionamento. Per questo non c’è da tagliare, ma fare – come chiede la FLC CGIL – 10 semplici cose, subito e a costo quasi zero.