Il 22 ottobre, le OOSS del Comparto Scuola hanno incontrato congiuntamente la Regione Lazio, Assessorato alla formazione, e l’Ufficio scolastico regionale, rappresentati rispettivamente dall’Assessore Di Berardino e dal Direttore Generale, Pinneri. Nel corso della riunione è stata illustrata l’ordinanza adottata d’intesa tra Ministero della salute e Regione Lazio del 21 ottobre u.s, per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, nella quale si prevede l’incremento della Didattica Digitale Integrata, fino al coinvolgimento del 50% degli studenti della scuola secondaria di II grado.
Il provvedimento riguarderà le classi dalla seconda alla quinta, con esclusione delle prime. Gli orari e le scelte di organizzazione didattica sono demandate alla piena ed esclusiva autonomia delle singole Istituzioni scolastiche.
Con rammarico abbiamo evidenziato il ritardo della convocazione del tavolo di confronto con le OO.SS., soprattutto perché detta convocazione è intervenuta dopo che l’ordinanza era stata pubblicata, quindi senza la possibilità di un confronto di merito e di un fattivo contributo da parte del sindacato.
Vogliamo augurarci che si tratti di un semplice incidente di percorso, dovuto ai tanti impegni di questa difficile circostanza.
Le scriventi OO.SS. prendono atto con preoccupazione dell’allarmante crescita dei contagi ed evidenziano che la scelta adottata relativamente all’aumento della DDI fa ricadere sulle scuole e sull’efficacia dell’azione didattica le conseguenze di nodi problematici irrisolti che, pure, le stesse OOSS avevano denunciato già da mesi, con particolare riferimento ai trasporti.
Abbiamo inoltre evidenziato che i dati relativi ai contagi registrati presso le istituzioni scolastiche dimostrano come la scuola sia, ad oggi, un ambiente sicuro, ma anche come ciò sia piuttosto il risultato del grande impegno profuso nel corso dell’estate da tutte le componenti professionali del settore, dirigenti, docenti e personale ATA, che non l’effetto di misure organizzative e di sistema.
Per queste motivazioni, abbiamo rinnovato la richiesta di implementare il numero delle corse e di valutare la possibilità di avvalersi del contributo di aziende private, per migliorare la qualità dei trasporti indotti dal funzionamento delle scuole della Regione.
Inoltre, anche alla luce anche di quest’ultima ordinanza che amplia l’utilizzo della DDI, abbiamo nuovamente chiesto risorse aggiuntive per garantire alle scuole, agli insegnanti e agli studenti il pieno accesso agli strumenti e alle infrastrutture informatiche, di cui molte scuole evidenziano la carenza, con particolare riferimento alla connettività.
Le OOSS esprimono apprezzamento per l’enorme sforzo che gli operatori sanitari delle ASL producono quotidianamente per contenere il contagio, ma non possono, nel contempo, non sottolineare la difficoltà di avere interlocuzioni celeri e risposte immediate in caso di necessità. È di tutta evidenza che queste disfunzioni sono da collegare al rapidissimo aumento dei numeri, ma riteniamo indispensabile che sia istituito un canale preferenziale per le esigenze della scuola, dato l’effetto moltiplicativo che quest’ultima può determinare, in ragione delle sue dimensioni. Peraltro, le OOSS auspicano un maggior coordinamento tra le stesse ASL, in modo da avere indicazioni e comportamenti uniformi sull’intero territorio.
Infine, abbiamo chiesto maggiore attenzione anche al segmento della formazione professionale, i cui numeri, certo meno grandi rispetto a quelli delle istituzioni scolastiche, sono tuttavia alquanto rilevanti.
Le OOSS hanno comunque rappresentato la propria perplessità sull’efficacia effettiva che la misura adottata dalla Regione, ossia l’ampliamento del ricorso alla DDI, possa conseguire da sola, in assenza degli altri interventi connessi e correlati, il risultato sperato.
La situazione nella quale versa il Paese costituisce in sé la prova evidente delle carenze di programmazione e dell’insufficienza delle risorse finanziarie destinate alle infrastrutture sociali (trasporti, sanità, scuola), sottoposte ad anni di tagli, di cui oggi valutiamo drammaticamente gli effetti. Chiediamo con fermezza maggior impegno in questi settori, che costituiscono l’ossatura della comunità nazionale.