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14 dicembre, studenti e ricercatori determinati in piazza

STUDENTI E RICERCATORI DETERMINATI IN PIAZZA IL 14 DICEMBRE
Manifestazione Nazionale a Roma. Appuntamento in Piazza Vidoni alle ore 14
Dopo le assemblee negli atenei di questi mesi in cui si è discussa e approfondita la Piattaforma “Stesso Lavoro. Stessi Diritti. Perchè Noi No? e dopo l’Assemblea Nazionale dello scorso 17 Novembre a Roma, i Ricercatori Determinati si sono resi protagonisti, insieme agli studenti, di azioni di protesta in più di 15 atenei in tutta Italia giovedì 6 dicembre, sfociate nel pomeriggio nell’occupazione dell’Aula del Senato Accademico dell’Università La Sapienza di Roma in cui vi è stato un confronto con alcuni parlamentari di maggioranza e opposizione e col viceministro, con delega all’università, Fioramonti.
Centinaia di precari dell’università si sono mobilitati dopo anni di applicazione della Gelmini e dopo consecutivi tagli al reclutamento e all’FFO e per rivendicare in Legge di Bilancio 2019 risorse pari ad 1,5 mld di euro per assorbire il precariato storico pari a 20.000 unità, aprire un pre-ruolo unico per dare avvio un reclutamento ordinato e ciclico, per dare dignità contrattuale ai docenti a contratto, per lo sblocco del turn-over e il superamento dei punti organico, per il ruolo unico della docenza.
Il 14 dicembre 2018 dalle ore 14 alle ore 17,30 a Piazza Vidoni (Ministero della Funzione Pubblica) si terrà una Manifestazione Nazionale degli Studenti e dei Ricercatori Determinati al fine di dare continuità alle proposte e alle rivendicazioni nelle ore in cui si discuterà la Legge di Bilancio.
Una Manifestazione Nazionale che si pone l’obiettivo di continuare il percorso fino a quando il Governo e l’arco parlamentare non accolgano questa prospettiva con investimenti adeguati e un iter legislativo necessario.
In un video l’ appello alla partecipazione di studenti e precari della ricerca e della didattica di tutto il Paese e alle forze politico-parlamentari a partecipare e a confrontarsi in piazza in un’assemblea pubblica.

L’Università non si svende per un P(i)atto di Stabilità!

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