In questo articolo sinteticamente le ultime novità che riguardano l’Alta Formazione Artistica e Musicale.
Facoltà assunzionali
Nei prossimi giorni sarà registrato il consueto Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’autorizzazione alle assunzioni del personale docente e tecnico amministrativo per l’anno accademico 2024/25. Riguardo ai docenti, come avevamo preannunciato, il DPCM del 18 settembre 2024 prevede facoltà assunzionali pari a 205 posti. A questi occorre aggiungere 33 posti (25 per gli ISIA e 8 per l’Istituto Musicale di Teramo) determinati da una delle ultime code delle procedure di ampliamento delle dotazioni organiche degli scorsi anni.
Riguardo al personale tecnico amministrativo le facoltà assunzionali sono pari a 109 posti così ripartiti
- n. 9 Elevate Qualificazioni (EQ),
- n. 1 Funzionario (area III),
- n. 38 Assistenti (area II)
- n. 61 Operatori (area I).
Ricordiamo che le facoltà assunzionali per il 2024/25 per le nuove figure di supporto diretto sono aggiuntive a quelle sopra indicate ed hanno una specifica fonte di finanziamento. Conseguentemente su questi profili professionali non è necessario il dpcm autorizzativo ma occorre attendere i decreti interministeriali di definizione degli organici di istituto.
Procedure di reclutamento
Mentre sono ancora in corso numerose procedure concorsuali dei docenti relative all’a.a. 2023/24 in base al DM 180/23, sono state bandite le procedure relative al 2024/25 le cui modalità sono state definite dalla nota 9115 del 25 giugno 2024 . A questo link è possibile consultare i bandi pubblicati. Qui il nostro approfondimento.
Dottorati di ricerca
Come è noto, dall’a.a. 2024/25 anche le istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale potranno attivare i corsi di dottorato di ricerca. A tal fine il MUR ha emanato
- il DM 470 del 21 febbraio 2024 che definisce le modalità di accreditamento dei corsi di dottorato di ricerca
- il DM 544 del 27 marzo 2024 che determina l’importo annuo della borsa per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca.
Successivamente il MUR ha pubblicato
- i decreti ministeriali 629 e 630 del 24 aprile 2024 relativi alla ripartizione delle risorse dedicate a specifici interventi del PNRR sui dottorati di ricerca
- la nota 9166 del 13 maggio 2024, con le indicazioni utili per affrontare il primo step procedurale relativo alle modifiche del regolamento didattico generale di ciascuna istituzione
Con il decreto ministeriale 778 del 12 giugno 2024 sono state adottate le “Linee guida per l’accreditamento dei dottorati di ricerca”.
Il MUR come richiesto anche dalla FLC CGIL, ha opportunamente creato una specifica pagina per consultare i bandi pubblicati dalle varie istituzioni.
Le procedure si stanno attuando in vari casi in maniera faticosa e con non poche polemiche determinate anche da un sostanziale “fai da te” delle istituzioni.
Al di là di questi aspetti, si tratta di un passaggio di grande rilievo per l’AFAM in quanto grazie alle risorse del PNRR
- tutte le istituzioni sono accreditate
- il dottorato diventa un percorso “ordinario” nell’ambito di un settore pienamente inserito con pari dignità nell’istruzione terziaria
- la ricerca diventa una mission istituzionale.
Cosa avverrà dopo il PNRR sarà la vera scommessa nella realizzazione dei percorsi di dottorato.
Contratto di ricerca
È stata sottoscritta il 9 ottobre scorso l’Ipotesi di Contratto relativa alla sequenza contrattuale sul Contratto di ricerca (art. 178, comma 1, lett. g del CCNL 18/01/2024).
Il contratto di lavoro a tempo determinato, denominato “Contratto di Ricerca” è stato introdotto dal Decreto-Legge 36/22 (art. 14 comma 6-septies) per le Università e gli Enti di Ricerca in applicazione di uno specifico traguardo previsto dal PNRR. Il medesimo DL stabilisce che le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica possano stipulare contratti di ricerca di cui al comma 6-septies, “mediante l’indizione di procedure di selezione relative ad uno o più settori artistico-disciplinari, esclusivamente ricorrendo a finanziamenti esterni a totale copertura dei costi della posizione.”
In base all’art. 2 comma 2 dell’Ipotesi, l’importo del contratto di ricerca non può essere inferiore al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo definito e non può essere superiore al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo pieno.
Ricordiamo che il Contratto di Ricerca è stato istituzionalizzato nell’AFAM e, per quanto di competenza, è regolato dall’ art. 11 del recente DPR 83/24 (Regolamento sul reclutamento del personale AFAM).
Disegno di Legge “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”
Il governo ha depositato il 20 settembre scorso il Disegno di Legge 1240 recante “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”.
Con specifico riferimento all’AFAM, il disegno di legge introduce le seguenti ulteriori figure precarie
- “contratti post-doc”: si tratta di contratti a tempo determinato finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca, nonché di collaborazione alle attività didattiche e di terza missione. I contratti possono essere finanziati in tutto o in parte con fondi interni, ovvero finanziati da soggetti terzi, sia pubblici che privati, sulla base di specifici accordi o convenzioni
- borse di assistente alla ricerca junior, finalizzate all’introduzione alla ricerca e all’innovazione sotto la supervisione di un tutor, delle quali possono essere destinatari giovani studiosi che sono in possesso di titolo di laurea magistrale o a ciclo unico da non più di sei anni e di un curriculum idoneo all’assistenza allo svolgimento di attività di ricerca;
- borse di assistente alla ricerca senior, finalizzate esclusivamente allo svolgimento di attività di ricerca, delle quali possono essere destinatari studiosi che hanno conseguito, da non più di sei anni, il titolo di dottore di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero.
Nella recente riunione con la Ministra Bernini abbiamo sottolineato come rispetto all’istituzione di una forma unica di lavoro precario, con tutele e retribuzione adeguata come quella del contratto di ricerca, il DDL prefigura un percorso inverso, introducendo nuove forme di lavoro precario, alcune con bassa retribuzione e senza diritti che, oltre tutto, non hanno visto alcuna copertura dell’aumento delle spese per il personale derivanti dai rinnovi contrattuali. Ciò porterà inevitabilmente all’abuso di tali figure e al ricorso residuale al contratto di ricerca, eludendo di fatto l’impegno assunto in sede europea rispetto ai fondi PNRR.
Qui il documento di approfondimento della FLC CGIL
A questo si aggiunga una disposizione specifica per l’AFAM in tema di limiti di spesa. In particolare
- per i primi quattro anni successivi all’entrata in vigore della legge, la spesa complessiva per l’attribuzione di contratti post-doc e delle borse di assistenti alla ricerca non può essere superiore alla spesa media sostenuta dalla medesima istituzione nel triennio 2021-2023 per i contratti di collaborazione per la docenza sui percorsi ordinari fuori dalle dotazioni organiche (art. 1 comma 284 della Legge 160 /19), come risultante dai bilanci approvati
- a decorrere dal quinto anno il limite di spesa, per le medesime finalità, è individuato, per ciascuna istituzione, dalla spesa media annuale del triennio precedente per i contratti post-doc e le borse di assistenti alla ricerca.
La confusione tra risorse per contratti di docenza extraorganico e nuovi contratti precari, non prefigura nulla di buono, mentre sarebbe stato necessario ridurre al minimo, come richiesto dalla FLC CGIL in sede di audizione parlamentare sul Regolamento sul reclutamento, il ricorso ai contratti di collaborazione per attività di docenza su percorsi ordinamentali.
Internazionalizzazione
Con il Decreto Interministeriale del MUR e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale n. 1122 dell’01 agosto 2024 è stata adottata la “Strategia per l’internazionalizzazione del sistema italiano della formazione superiore per Università e istituti dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica – Triennio 2024-2026”.
A tal fine ricordiamo che il PNRR nell’ambito dell’investimento “Didattica e competenze universitarie avanzate” prevede uno specifico sotto investimento denominato “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM”. Le risorse attribuite alle istituzioni AFAM sono pari a 87 milioni di euro. A questo link la ripartizione dei finanziamenti.
La Strategia per l’internazionalizzazione dell’istruzione superiore si sviluppa attraverso quattro macro-obiettivi strategici generali
1) rafforzare la cultura di internazionalizzazione e ampliare lo spettro delle competenze
2) promuovere la mobilità e l’attrattività
3) promuovere e sostenere la cooperazione internazionale bilaterale e multilaterale
4) rafforzare la cooperazione europea come strumento di internazionalizzazione extra-UE.
Per ognuno di essi sono definiti obiettivi e azioni nelle varie regioni e aree di interesse strategico.