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Una soluzione sul quesito errato al concorso ordinario scuola primaria

PNRR: gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio del Senato

Nelle scorse settimane abbiamo segnalato al Ministero un problema relativo alla valutazione di uno dei 50 quesiti del concorso ordinario della scuola primaria (DD 498/20 e successive modifiche).

La domanda era la seguente:

Assegnare maggiore tempo per svolgere un’attività ad un alunno con DSA o con BES può definirsi una misura:

  1. Preventiva
  2. Palliativa
  3. Compensativa
  4. Dispensativa

In un primo momento la commissione nazionale incaricata di redigere i quesiti del concorso ha valutato come corretta la risposta “compensativa”.

Alcuni docenti, che avevano risposto “dispensativa” ed erano stati esclusi dall’ammissione all’orale in quanto avevano conseguito un voto pari a 68/100, hanno mosso dei rilievi sul quesito, appellandosi alle indicazioni fornite dal Ministro con le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. In questo documento infatti i tempi aggiuntivi vengono annoverati tra le misure dispensative.

A seguito di queste segnalazioni la Commissione Nazionale ha rivisto la propria valutazione sulla risposta corretta e il Ministero ha emanato la nota n. 7699 del 22 febbraio 2022, con cui ha dato indicazioni di ricalcolare il punteggio per tutti i candidati.

La notifica del ricalcolo ha chiaramente generato molta preoccupazione, perché se da un lato i candidati prima esclusi ingiustamente e ora riammessi hanno tirato un sospiro di sollievo, viceversa altri sono stati esclusi dall’ammissione all’orale.

Martedì scorso, in occasione del confronto sul tema del concorso per l’insegnamento di Scienze Motorie alla primaria abbiamo sollevato il tema con la Direzione Generale del personale, chiedendo che si adottassero soluzioni che non penalizzassero i colleghi coinvolti nel concorso, in quanto l’errore non è imputabile a loro.

La formulazione del quesito poteva dare adito a errore, come rilevato dai docenti penalizzati dal ricalcolo dei punteggi, che hanno segnalato come lo stesso INVALSI avesse fatto riferimento ai tempi aggiuntivi concessi per le prove come a “misure compensative”.

Alla luce anche di questo ulteriore elemento abbiamo nuovamente chiesto al Ministero di individuare una soluzione che non penalizzi nessuno dei docenti coinvolti nel concorso.

Oggi è arrivata la comunicazione del Capo Dipartimento che conferma che il Ministero, su indicazione dello stesso Comitato Scientifico Nazionale, valuterà come corrette entrambe le risposte che richiamano le misure dispensative e compensative (mentre rimangono chiaramente errate le altre due opzioni).

Esprimiamo forte soddisfazione per questa decisione che arriva dopo le nostre puntuali richieste e un proficuo confronto sia con i docenti coinvolti che con l’amministrazione.

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