Lunedì 12 marzo è scattata la scadenza imposta dal MIUR per la presentazione dei documenti di vaccinazione degli alunni di asili nido e materne. La legge, approvata lo scorso anno, prevedeva che entro il 10 marzo i genitori dovessero dimostrare di aver vaccinato i loro figli o di aver prenotato le somministrazioni presso le ASL. Nonostante segnalazioni di allontanamento di minori non in regola con la legge, la situazione sembra volgere alla normalizzazione, anche in virtù dei dati incoraggianti sul raggiungimento della soglia di gregge.
Ecco spiegato in sintesi cosa accadrà, o potrà accadere, nei prossimi giorni:
Cosa succede con la scadenza del 12 marzo?
Stando alla legge i bambini non in regola con l’obbligo non potranno frequentare la scuola, ma rimarranno comunque iscritti e potranno rientrare in qualsiasi momento dopo aver provveduto alla vaccinazione. Coloro che hanno presentato la documentazione relativa alla prenotazione presso la Asl della somministrazione potranno rimanere regolarmente in aula.
Ci saranno deroghe al provvedimento?
In teoria no, ma le regioni hanno già stabilito metodologie diverse: riguardo quelle senza un’anagrafe vaccinale informatizzata, i genitori avevano l’obbligo di presentare entro il 10 marzo i documenti di vaccinazione o almeno la prenotazione ; invece, dove la comunicazione tra scuola e Asl è diretta, i presidi avranno l’obbligo di mandare una lettera alle famiglie degli alunni senza uno o più vaccini, e questi avranno 10 giorni per provvedere alla regolarizzazione.
Le indicazioni dei ministeri saranno rispettate da comuni e regioni?
A prescindere dalle mozioni sollevate da comuni e regioni, il provvedimento nazionale avrà la precedenza su tutte le altre disposizioni.
Cosa accadrà ai bambini della scuola dell’obbligo?
I genitori di questi alunni saranno soggetti a una sanzione tra i 100 e i 500 euro, differente a seconda del numero di vaccini mancanti (le regioni devono ancora discutere di un’omologazione dei provvedimenti a livello nazionale). Va però aggiunto che solo entro il 30 aprile i presidi avranno l’obbligo di trasmettere alle Asl la documentazione portata dai genitori e, solo ad allora, scatterà la multa.
Qual è la percentuale dei vaccinati?
Riguardo l’esavalente (contro epatite B, emofilo B, tetano, pertosse, polio, difterite) si è tornati sopra al 95% di copertura (il 95% è la soglia dell’immunità di gregge); per il quadrivalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella) si è saliti intorno al 93%, ma si partiva dall’87%. Parlando invece dei non in regola, con stime ancora approssimative, gli inadempienti sono intorno al 2,5%, circa 50mila bambini.
Per ulteriori approfondimenti, consultate l’articolo VACCINI, LE INDICAZIONI DELLA REGIONE LAZIO ALLE SCUOLE.